sabato 12 novembre 2022

Lc 21,5-19 “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

Lc 21,5-19

“con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

“Il signore giudicherà il mondo con giustizia”

Mentre facevo colazione questa mattina e il pensiero, “Dio, non potevi lasciarlo ancora un po' con me?”.
Certo che mi manca Giovanni.
Anche, percepisco la sua morte come un’ingiustizia.
Fatico a leggere i quotidiani.
La barbarie e l’oltraggio sembrano prevalere.
Di più l’orgoglio, la ragione dell’aberrazione.
Alcuna umanità, nessuna giustizia.
Siamo soliti vedere il male e ci facciamo sfuggire il bene dagli occhi, dalla mente, dal cuore.
Eppure, è questo il tempo in cui vige maggiore giustizia nel mondo.
Esempio, l’Ucraina aggredita.
In quale periodo storico si sarebbe andato incontro a questo Paese, a questa Popolazione con aiuti così massicci?
Altro, gli immigrati.
Contro ogni ragione barbara e disumana, s’impone l’obbligo del soccorrere facendosene carico.
La storia del passato sta lì a testimoniarne il mai.
La Forza avrebbe avuto il sopravvento su tutto e il paese e popolo sarebbero stati lasciati al loro destino.
Il migrante fatto schiavo.
Ammonisce Gesù, «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Il Nazareno vedeva con gli occhi del diritto: della prostituta a non essere lapidata; della donna a non essere evitata; del povero a non essere abbandonato; del padre ad amare il figlio e non secondo la legge. L’amore.
Le macerie sue sono l’assenza di diritto e il governo della forza nella legge che si fa interprete di Dio.
Non vedete somiglianze?
Il Bene e il Male.
Il Diritto e la Forza.
Quello dell’Ucraina e il suo popolo all’inviolabilità, che del migrante all’asilo.
La legge in nome di Dio che si oppone all’uno e all’altro.
L’esclusione e l’inclusione.
La Destra illiberale e feroce con Dio, Patria e Famiglia.
La democrazia liberale, la sinistra con il Diritto Inalienabile.
Questo mondo morto della legge/forza, contro il diritto che è futuro.
Vediamo le macerie e percepiamo l’ingiustizia.
Non è verità, “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.
Un mio cugino, mio omonimo, figlio di zio Luigi, fratello più grande di mio padre, era folle.
Dicevano colpito da meningite molto piccolo.
Lasciato a sé e con la morte del padre all’elemosina.
Ebbe sepoltura e identità molto tempo dopo la sua morte per merito del programma “Chi l’ha visto”.
Mio fratello Giovanni, seppure folle, ha vissuto la dignità della normalità.
Gli emigranti, nonostante la ferocia di tanti, vestono il diritto.
L’Ucraina, il piccolo Davide, sconfigge la Russia, il gigante Golia.
Macerie e tante, ma Gesù cammina ancora la terra.
 
Michele Cologna
San Severo, domenica 13 novembre 2022
07:05:41

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