mercoledì 30 novembre 2022

e io so

e io so
.
.
.
.
.
sarà tua l’ultima e giochi
sicura
 
non sono a te pari in niente
tu eterna e sempre giovane
io di un tempo breve e a te
già avanti
 
ancora questa mattina t’ho
messa a l’angolo a tacere e
d’essa pugna a me spossato
il fio a te beffardo il riso
 
ma e l’avversativo impera
quanto io a te tenere testa
potrò se a ogni scontro tu
a me lasci più incisive peste
 
e ti domando
 
a me chiedo mi hai fatto tu
grazia o fui io agile i tuoi a
scansare gelidi fendenti che
di perle il capo cerchiavano
.
.
.
.
michele cologna
san severo giovedì 1 dicembre 2022
08:27:15
.
.
.
Copyright© 2022 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.



 

sabato 26 novembre 2022

Mt 24,37-44 domenica 27 novembre

Mt 24,37-44 domenica 27 novembre
 
“vegliate, per essere pronti al suo arrivo”, “come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo”
 
Qualche giorno fa, un’amica molto cara, ha scritto, riferendosi a me, la lingua batte dove il dente duole.
È naturale, sarebbe l’inverso innaturale.
Leggo e il giudizio mette insieme.
I quotidiani, le notizie, la cultura, la civiltà e gli uomini, ma anche il Vangelo, Dio e l’anima.
Il senso necessario a noi uomini come il pane per placare la fame.
Questo, il senso, in maniera consapevole o meno, ci porta al fine.
Ai fini ultimi.
E qui i pensieri si fanno dottrine, credo e politica.
Il tutto si tiene e la lingua batte.
Si aspettava il Messia, colui che avrebbe salvato il mondo dalla distruzione, l’uomo dalla morte.
Ancora, ma il messia oggi è minuscolo, lo si identifica nel leader di preferenza.
Certo che Gesù doveva essere ammazzato.
Non viene assassinato chi si oppone allo zar?
Al regime teocratico dell’Iran?
Al tiranno di Ankara?
Nell’Occidente del Diritto che ha sostituito Dio e non ci ha provato, Trump?
In Italia la nostra casalinga Giorgia più prudente, ma lo stesso fine.
Mettere ordine.
Se vieni meno a questo imperativo la punizione.
Il Diluvio Universale, l’Armageddon.
Ma Gesù non era arrivato per mettere il figlio contro il padre e a portare la rivoluzione nello scibile dell’ordine imperante?
Tentò di costruirne un altro?
Nemmeno per idea.
Dette dignità e diritto a chi non ne aveva.
Non impone niente, chiede all’uomo d’essere tale.
Saldo e morigerato, umile nei principi, il rispetto e l’altro, il barbaro fratello.
Il diritto di ognuno a essere sé stesso, questo è l’ordine dell’uomo fuori da ogni ideologia e fine.
Capite?
Novelli Cavalieri dell’Apocalisse in ogni dimensione e paese?
Questo passo del Vangelo è ad usum Delphini, tradisce la parola di Gesù, non quella del Cristo che ne è la trasfigurazione.
La falsità del potere che raccoglie intorno al tavolo le madri dei ragazzi russi mandati al macello in Ucraina e li definisce eroi.
Di cosa, miserabile Macellaio?
Quando, quando miserabile uomo impari che l’ordine è la libertà!
Di tutti e non dei soli potenti.
Che Gesù non è Cristo!
Gesù era, è l’uomo nella e della libertà.
È la ragazza iraniana assassinata per una ciocca di capelli fuori dal velo.
Cristo è la morte per mano del potere e solo a morte avvenuta la liberazione da essa.
L’eroe del miserabile Putin e il patriota dell’imbecille Trump.
Amica mia, non è la lingua che batte dove il dente duole.
È la verità della Parola bugiarda, che non deve mai zittire davanti alla verità della parola vera.
Il potere e l’ordine sono l’Apocalisse dell’uomo.
Lo sono stato e lo saranno sempre.

Michele Cologna
San Severo, sabato 26 novembre 2022
09:52:26

NB La foto è stata data come fake, che Putin sia un fotomontaggio e le mamme delle attrici. Ma a noi interessa il messaggio che lo Zar vuol far passare.

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228915039091774



 

giovedì 24 novembre 2022

Venerdì 25 novembre

Venerdì 25 novembre
 
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 2022
 
Lunedì, ventuno scorso, mia moglie in cucina e io seduto alla scrivania la intravvedevo.
Attenzione al fare e canticchiava …
Lo fa da sempre.
Il sorriso e il canto.
Anche nei momenti più tristi e ce ne sono stati.
Un “dono”.
Così ho pensato e il pensiero ha camminato di suo.
Il martedì successivo io al tavolo e la lettura dei quotidiani distratta.
La cucina vuota e Tonia, il dono.
Come a srotolarsi in un attimo la vita nostra insieme.
Lei, Tonia, il dono e io beneficiato.
Ulteriore riflessione e senza proposito alcuno, vagando …
Io e Lei, Noi il Dono.
E la poesia.
Creatura mia e la custodivo.
La pubblicazione e non ne avevo voglia.
Avrei trovato il momento opportuno per porgergliela “dono”.
Oggi!
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
La violenza degli uomini sulle donne.
Ma io sono un uomo ed è questa la mia.
La dolcezza e la riconoscenza verso la mia Donna che mi porta alle lacrime mentre scrivo.
Non è mia la poesia, è di tutte le donne.
Io, Uomo, sono stato solo la mano scrivente.
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 25 novembre 2022
06:44:07
 
***
 
di noi
.
.
.
.
.
e la domanda
chi
 
e sapranno mai d’esso
di anni lungo guardo a
esaurirsi mai se no pe’
la cieca mano sua
 
taglio che no potrà lui
di noi spazio e tempo
storia
ornato corredo d’ogni
 
gestazione perire mai
e
l’eterno a lui si farà sì
di commensali privo -
 
agape disertato – no di
lei entità mia e tua che
di noi a lui per sempre
unita sarà dono-aseità
.
.
.
.
michele cologna
san severo martedì 22 novembre 2022
07:09:08
.
.
.
Copyright© 2022 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228907830311559 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

 

sabato 19 novembre 2022

Per il genetliaco di Barbara 2022

Per il genetliaco di Barbara 2022
 
Aprire il proprio cuore, come una confidenza a Dio.
E potrei sottotitolarla, “tristezza/serena”.
Gli accadimenti ultimi demoliscono l’Uomo.
La morte dello zio che non mi era solo fratello, ma figlio sfortunato e l’assillo.
A chi?
Sulle spalle di chi poggiare il pesante fardello.
E tremavo.
Con molte probabilità, Barbara, sarebbe toccato a te e non sopportavo la “colpa”.
Ero disperato.
Le mie forze di molto ridotte e mi faceva paura il giorno.
Giovanni, come agnello pasquale, s’è sacrificato per la resurrezione.
Dio, mi si strappa il cuore a scriverne!
Confidavo queste mie a mio figlio, era il venti di agosto e venni ucciso.
Mi salvai io, ma non il Padre.
E per quanto il pensiero lavori, non ne viene a capo.
L’odio.
Un odio stratificato nel tempo e alimentato dalla madre dei miei nipoti.
Non so più niente, ma la sospensione aiuta.
Acquasantiera.
Distante il cielo, come la terra.
I miei fratelli, fatto salvo zio Matteo.
Li sapevo capaci di ogni “cosa”, ma era pensiero da scacciare.
Invece era premonizione di verità.
Alea iacta est.
Poco il tempo, ma, vogliamo dire, benedetto?
Ha fatto chiarezza e la tristezza che soffoca l’uomo, ha addotto la serenità.
Lo sguardo s’è fatto limpido.
Lucido.
Siete state meravigliose tu, Barbara, Stefania e Pamela.
Ancore che hanno evitato la deriva.
E io, il Padre ora ha, come preveggente, chiaro il futuro della sua assenza.
Dà serenità.
Non sono sereno, ma l’ossimoro mi abita senza eccessivo fastidio.
La tua foto, che mi hai messo sul tavolo da lavoro da ormai una vita, tu bambina nei fiori, mi sorride e io le parlo.
Sì Barbara, amore di papà, mi dai gioia.
Il tuo sorriso.
L’entusiasmo dello sguardo che è grazia.
L’operativo binomio Barbara/Pamela.
Se non avessi la consapevolezza piena della Parola, ti direi sono felice.
Ma la felicità che è assenza, si presenta sotto mentite spoglie, Stefania, Barbara, Pamela e l’Assente.
Voglio scrivertelo, Barbara.
Forse già lo sai, l’avrai già sentito.
Mio nonno Michele, rimasto solo e insufficiente, si rivolse al magistrato.
Una settimana per figlio, sentenziò.
La casa del nonno era stata costruita dalla nonna Carolina durante la sua assenza in guerra.
Che non godette per la morte improvvisa e giovane.
Nonno Michele sposò una vedova con propri figli.
Fu il disastro.
L’arpia e la debolezza strutturale di nonno Michele.
La casa, si vociferava, venne donata/venduta ai due figli avuti da matrimonio sciagurato.
Ricordo, avevo sei o sette anni, papà a cena disse a nonno Michele, “domani l’avvocato mi dirà la verità”.
La mattina successiva nonno Michele andò via.
Sparì e io non lo vidi mai più.
Papà morì nel ’62, nonno Michele i primi del ’63.
Narrazione di mia zia Soccorsa, tutti i figli di primo letto al capezzale e nonno Michele chiese, “è Leonardo”?
Zia gli rispose, “Papà, ora lo raggiungerai”.
Improvvisa una lacrima rigò il volto di nonno, girò la testa dall’altra parte e spirò.
Forse ho scritto troppo, ma le mie figlie hanno spalle robuste e mente sana.
Buon compleanno, Barbara.
Auguri, figlia mia diletta.
Sei bella, sei bella e il tuo sorriso è il mio.
Amarti è il dono più grande che un padre possa ricevere.
 
domenica 20 novembre 2022
08:00:17

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228874986570486 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

venerdì 18 novembre 2022

Lc 23,35-43 domenica 20 novembre 2022

Lc 23,35-43 domenica 20 novembre 2022
 
“Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno”, «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto» 
 
Nel mio della settimana scorsa, un amico molto cattolico ha ironizzato chiedendomi se Gesù camminasse ancora la terra.
Il senso del passo di questa domenica?
Sta nei sottotitoli qui posti: il primo, “Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno”; il secondo, «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Peccato e Potere.
Il popolo sempre peccatore, il potere sempre giudice.
La supplica che salva.
La certezza che giudica.
Il peccatore e la preghiera dell’insufficiente.
Il potere e l’arroganza della forza a sé bastevole.
Gesù.
È lui il Cristo di Dio?
Oppure è lui il Dio degli uomini, peccatori per immanenza?
Se Gesù fosse stato il Cristo, avrebbe camminato i luoghi del culto, dell’adorazione, della Legge, della forza, del potere.
I suoi discepoli e seguaci sarebbero stati scribi, farisei, celebranti di ogni legge e potere.
Invece Gesù cammina la terra e incontra gli ultimi.
Va, sta con il peccato e il peccatore.
Non gli interessa né la Legge che è Dio, né il potere che è Cesare.
Egli sta, è Amore che è il sostituto di Dio, della Legge e del Potere.
È, se riflettete bene, il peccato che si redime.
Ma non è peccato anche il potere?
Certo.
Il potere è l’uomo.
Quindi Amore non trascura “il ladrone”, ma neanche “chi non sa quello che fa”.
Caro amico, ironico per sufficienza, ti è bastevole per capire che Gesù cammina ancora tra e con gli uomini?
Non ti lascia comprendere come ogni dottrina sia la negazione del suo viaggio sulla terra?
Che non sta con alcuna celebrazione, se non con il Ladrone pentito che già abita con lui?
Ma vorrei che con te lo capisse chiunque si prospetta salvatore dell’altro per ideologia.
La salvezza sta nel salvare la prostituta da ogni pena e magari suggerirle di non peccare più.
Come nel convincere la propria madre a non subire l’umiliazione della evitazione.
La propria sorella a non essere costola.
Il proprio fratello ad ospitare il barbaro.
Io sono Giorgia, è la tua stessa superbia, amico mio.
Il comiziante con il rosario e la Bibbia è della tua stessa arroganza.
Come pure chi sta con il popolo per assecondarlo, e non per comprenderlo e insieme consumare pane e pesci.
Amico mio, il Vangelo serve a questo.
Rendere migliore sia te che me.
Il Potere, nessun potere che può giustificarsi in nome di Dio.
 
Michele Cologna
San Severo, sabato 19 novembre 2022
08:18:40

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228868075597716 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

giovedì 17 novembre 2022

La Destra italiana

La Destra italiana
 
La destra è andata al governo e non per amministrare l’esistente.
Per dare al Paese, per essa Nazione, il proprio volto.
Feroce come la Meloni.
Disumano come il ministro dell’interno.
Confuso e oltraggioso come quello di Salvini.
Delinquenziale e mafioso come quello di Berlusconi.
Gridare ai singoli provvedimenti è del tutto inutile.
Lo si fa quando l’interlocutore è aperto al bene e non all’affermazione del sé in qualsiasi modo.
L’opposizione democratica dovrebbe marciare unita e impedire con l’azione parlamentare, che l’Italia prenda il loro volto.
È possibile?
No!
Giuseppe Conte è il camaleonte che abbiamo conosciuto.
Uomo senza parola e dignità.
Qualità.
Quaquaraquà, ominicchio, imbonitore, millantatore prestato alla più grande aberrazione prodottasi in Italia, il grillismo: la corruzione del mondo giovanile alla cultura e la civiltà del diritto.
Alla irresponsabilità tout court, se non il proprio interesse come banda.
Calenda, il populismo che trova nella celebrazione del sé la giustificazione politica.
Problemi veri ad usum Delphini.
Renzi è il Berlusconi che “se gli dai la mano ti prende il culo” e il Ghino di Tacco craxiano.
Senza vergogna e pudore.
Sì, spudorato!
Può stare solo con sé stesso e da servitori circondato.
Il Partito democratico, l’unico vero partito, ma con i difetti della DC del de profundis e gli sfridi di quello che un tempo fu la sinistra italiana del PCI.
Moro e Berlinguer sono morti e con loro le loro anime.
Più non sono.
Ergo, nessuna opposizione.
Il volto feroce e incompetente, identitario e fascista, disumano e delinquenziale della destra, diventerà quello dell’Italia.
Non c’è scampo.
Non c’è resipiscenza.
La più grande paura era di “non voler morire democristiani”.
Non capiterà, moriremo fascisti.
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 18 novembre 2022
07:31:53
 
Ps metterò la foto de “La donna ucraina che "regala" semi di girasole ai soldati russi: "Cresceranno quando morirete qui" .
 
 
 

 

ci sono e questo …

ci sono e questo …
.
.
.
.
.
è
 
giorno che s’attaglia a l’anima
pe’ caule
esile a reggersi e si fa d’ella il
dorsale
 
e
 
avvoltolandosi lega e assorbe
l’umore
de il tolto già struggimento in
nero decaduto
 
luce morta di presenze assenti
.
.
.
.
michele cologna
san severo giovedì 17 novembre 2022
11:14:20
.
.
.
Copyright© 2022 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228857075282715 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

sabato 12 novembre 2022

Lc 21,5-19 “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

Lc 21,5-19

“con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

“Il signore giudicherà il mondo con giustizia”

Mentre facevo colazione questa mattina e il pensiero, “Dio, non potevi lasciarlo ancora un po' con me?”.
Certo che mi manca Giovanni.
Anche, percepisco la sua morte come un’ingiustizia.
Fatico a leggere i quotidiani.
La barbarie e l’oltraggio sembrano prevalere.
Di più l’orgoglio, la ragione dell’aberrazione.
Alcuna umanità, nessuna giustizia.
Siamo soliti vedere il male e ci facciamo sfuggire il bene dagli occhi, dalla mente, dal cuore.
Eppure, è questo il tempo in cui vige maggiore giustizia nel mondo.
Esempio, l’Ucraina aggredita.
In quale periodo storico si sarebbe andato incontro a questo Paese, a questa Popolazione con aiuti così massicci?
Altro, gli immigrati.
Contro ogni ragione barbara e disumana, s’impone l’obbligo del soccorrere facendosene carico.
La storia del passato sta lì a testimoniarne il mai.
La Forza avrebbe avuto il sopravvento su tutto e il paese e popolo sarebbero stati lasciati al loro destino.
Il migrante fatto schiavo.
Ammonisce Gesù, «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Il Nazareno vedeva con gli occhi del diritto: della prostituta a non essere lapidata; della donna a non essere evitata; del povero a non essere abbandonato; del padre ad amare il figlio e non secondo la legge. L’amore.
Le macerie sue sono l’assenza di diritto e il governo della forza nella legge che si fa interprete di Dio.
Non vedete somiglianze?
Il Bene e il Male.
Il Diritto e la Forza.
Quello dell’Ucraina e il suo popolo all’inviolabilità, che del migrante all’asilo.
La legge in nome di Dio che si oppone all’uno e all’altro.
L’esclusione e l’inclusione.
La Destra illiberale e feroce con Dio, Patria e Famiglia.
La democrazia liberale, la sinistra con il Diritto Inalienabile.
Questo mondo morto della legge/forza, contro il diritto che è futuro.
Vediamo le macerie e percepiamo l’ingiustizia.
Non è verità, “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.
Un mio cugino, mio omonimo, figlio di zio Luigi, fratello più grande di mio padre, era folle.
Dicevano colpito da meningite molto piccolo.
Lasciato a sé e con la morte del padre all’elemosina.
Ebbe sepoltura e identità molto tempo dopo la sua morte per merito del programma “Chi l’ha visto”.
Mio fratello Giovanni, seppure folle, ha vissuto la dignità della normalità.
Gli emigranti, nonostante la ferocia di tanti, vestono il diritto.
L’Ucraina, il piccolo Davide, sconfigge la Russia, il gigante Golia.
Macerie e tante, ma Gesù cammina ancora la terra.
 
Michele Cologna
San Severo, domenica 13 novembre 2022
07:05:41

 https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228828851777145 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

giovedì 10 novembre 2022

San Martino, 11 novembre 1967

San Martino, 11 novembre 1967
 
Era di sabato.
Ci eravamo promessi un pomeriggio intero insieme.
Senza molta riflessione, potevi senz’altro marinare la presenza.
L’assenza sarebbe passata se non inosservata, trascurata.
All’ora della ripresa del servizio, noi verso la felicità.
Come eri dolce e insieme senza riserve e pensiero.
Rosa e profumata, fiore che colsi e tu mi porgesti.
Eri bella da morire, acino d’amore e io di te il vignaiolo.
Turgida e morbida, seta da carezzare, velluto da avvolgersi.
E fu amore senza limiti.
Nessun confine e noi del mondo custodi e padroni.
Il tempo stagnò il pomeriggio e la sera prese il noi domani.
Ma il nostro, segreto già di tutti e la bugia, in ritardo sulla verità, seguì.
Confessasti.
E la domenica a seguire fu inizio della nostra insieme.
Cinquantacinque anni oggi.
È retorico affermare che ti amo come allora?
Direi insensato.
Perché nella differenza sta la verità insieme.
Alla prova per sottrazione, il riscontro impallidisce il vissuto.
Manca della mano che è quiete.
Del segno della Pace, anima immanente, del nostro.
Vissuto che rende verità alla vita e al destino insieme.
Non vivrei di te senza e se non è Amore …
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 11 novembre 2022
07:46:24

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228815286718027 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

lunedì 7 novembre 2022

Quando, quando l’ente perde l’entità …

Quando, quando l’ente perde l’entità …

L’uomo è ente che produce entità!
L’unico animale sul pianeta terra che ha questo dono.
Che sia opera di Dio, di cultura, d’accidente casualità, questo è il dato.
Incontrovertibile.
Questa entità solleva l’uomo dalla bestia e lo rende unico nel regno animale.
Essa dall’uomo prende il nome di umanità.
L’Ente uomo produce l’Umanità che d’esso è l’entità.
Ne prende il posto e lo governa.
Ne diventa la coscienza, l’anima, il destino, Dio.
L’Entità è Dio che fa sacro l’animale uomo.
L’ha sollevato dalla ferinità e lo ha reso Creatura Divina.
Costola e Figlio di Dio.
Cemento che ha saldato la grandezza di Dio nella formulazione, «Tuo è il Regno, Tua è la Potenza, e la Gloria nel secoli».
Fuori da ogni credo e ideologia, l’Entità è appunto il Regno, la Potenza e la Gloria dell’Uomo.
Se l’uomo si allontana dalla propria entità, segna, con l’allontanamento, man mano il ritorno, il riavvicinarsi alla bestia.
Ci siamo?
Se non ancora, molto vicini.
Osservate il Mondo e il disastro in ogni segno, attività, accidentalità dell’umano.
Se ne avete volontà, sforzatevi a trovarne ragione e causa.
Lo sminuente e progressivo offuscamento dell’Entità
Dell’Umanità.
Non ancora la cancellazione totale, ma al governo vengono mandati, eletti quelli completamente privi.
In ogni applicazione dello scibile.
Rendono di più non in senso assoluto, no.
Proporzionalmente al grado di “ignoranza” che allontana l’uomo dall’umanità.
Il Capitalismo, per ideologia il male assoluto, se ne è accorto e incomincia a porre rimedio.
Nelle università si inizia a formare giovani “economisti etici”.
Quando le altre istanze della cultura, della civiltà deprivata dell’Umanità?
Se non si ridà l’entità all’ente, l’umanità all’uomo, ci saranno sempre più Putin, Trump, Erdogan, Giorgia Meloni e arbitrio privo d’ogni freno.
Sempre più “ignoranza” che vedrà nella ferocia belluina la soluzione di ogni problema.
I problemi sono del vivere e solo l’uomo che vive la propria umanità, non la ferocia della bestia, ne trova la soluzione.

Michele Cologna
San Severo, martedì 8 novembre 2022
08:31:39

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228796773615211 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

sabato 5 novembre 2022

Che giornata!

Che giornata!
 
Quando il mondo ti dà la nausea?!
Ovunque volgi lo sguardo.
Il tempo è scuro e io di più.
Piove.
Leggo.
 
***
Decreto anti-rave, il marchio dell'illegittimità di Michele Ainis.
“L'incostituzionalità non è sanabile durante la conversione parlamentare del testo, persiste come un peccato originale.”
Non parla a vanvera il costituzionalista Michele Ainis.
Leggete il suo intervento che metterò a commento di questo mio.
Dovrebbe darmi tranquillità e invece mi inquieta ancora di più.
 
Proseguo.
 
***
Giorgia Meloni e il potere delle parole di Marco Belpoliti.
“Quando la premier parla non dice quello che pensa interiormente, ma formula un'affermazione che va ricevuta come un comando. La questione non riguarda solo la sua personalità umana e politica, quanto un'attitudine che la destra ha di assumere un atteggiamento performativo: dire è fare. La battaglia che combatte è quella del linguaggio.”
Vi metto l’articolo a commento, ma qualcosa voglio dirla.
I regimi non necessitano della parola spiegata e neanche compresa.
Mi sovviene Craxi.
L’atteggiamento arrogante e la parola mafiosa.
E le parole cambiarono in senso storico uscito dalla Resistenza.
Ghino di Tacco minacciava e condannava.
L’Italia precipitò, movimento tellurico che non si è ancora fermato.
Una pausa di qualche istante, Mario Draghi.
Per Uomo/Parola il vulnus è irreparabile e indigeribile.
È in subbuglio stomaco e mente.
La rabbia.
 
Altro articolo.
 
***
Destino Mélenchon per il Pd filo-Conte di Stefano Folli.
“Il vero obiettivo della manifestazione per la pace consiste nel marcare l'implicita egemonia del Movimento 5 stelle sul Partito democratico, prigioniero della propria infinita crisi d'identità.”
Alla lettura di questo la rabbia si fa esplosiva.
Il convincimento che ogni speranza è da abbandonare.
Sono stato senza casa politica sempre e continuerò.
Per un democratico di sinistra in Italia non c’è stata mai rappresentanza politica.
Il Partito Democratico fu aspirazione tradita e immediatamente troncata.
Ora il de profundis.
Con Giuseppe Conte, i 5Stelle?
Solo a parlarci è follia democratica.
Peggio con i partiti personali di centro, Renzi e Calenda.
Il mio addio alla speranza in Italia di un partito vero di sinistra e riformista.
Senza dimora e senza la possibilità di esprimersi elettoralmente.
Bolle il sangue.
 
L’ultimo.
 
***
Dalla Russia al Venezuela, quando la corruzione diventa 3.0 di Moisés Naím.
“Non è solo un problema per giudici, pubblici ministeri e polizia. È una minaccia per le democrazie mondiali e per la sicurezza internazionale.”
Dopo avere letto ciò che già apprendemmo dalle parole di Popper decenni fa, la parola può anche sospendersi.
A chi ti rivolgi?
Un Occidente come il capitalista marxiano, che produce la corda alla quale sarà impiccato.
 
***
Mi fermo con la lettura e cerco di sospendere il pensiero.
Tonia, mia moglie mi chiede se voglio qualcosa a colazione.
L’ira sale alle stelle, “ma come, mi fai andare a letto digiuno e ora chiedi, non voglio niente!”.
Sì, per cena petto di pollo impanato e insalata!
Non mi piace la carne e la evito.
Poi porgertela senza alternative …
Ecco discorso concluso e rabbia in discesa.
Non leggerò altro per questa mattina, ma con Tonia debbo parlarci.
Anche subire?
 
Michele Cologna
San Severo, sabato 5 novembre 2022
09:30:24

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228772706453547 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

martedì 1 novembre 2022

L’inquieto

L’inquieto 
 
Sono inquieto!
Tutte le acquisizioni dell’uomo che pensava la vecchiaia una transizione quieta verso, sì, verso il dove tutti, sono scomparse.
È usanza mettere la tavola per i morti la sera di Ognissanti, un bicchiere d’acqua e un po' di pane.
I nostri defunti vengono a trovarci e siedono.
Cibo parco, ma dal viaggio stanchi ed affamati, ne trovano beneficio e sostegno.
Non ho allestito la tavola.
Ho lasciato in tronco, dando la buona notte e bacio, Tonia e Pamela e sono andato a letto.
Il telegiornale è disturbo, rabbia, fastidio.
Insopportabile.
È ferita che sanguina ancora la morte di Giovanni e ieri, avendoci raggiunti anche Stefania, abbiamo visto sul mio pc, un video girato per il compleanno di Monica.
Il 23 agosto 2007, compiva cinque anni.
A tavola stava anche Giovanni.
La gioia della piccola Monica non mi ha salvato dalla pugnalata.
Così triste, angosciato, inquieto e profondamente frammentato.
Spaesato.
Come un viaggio sconosciuto in luogo ostile, violento e tu barbaro.
Straniero.
Non riuscivo a prender sonno.
Tutto si intrecciava e alcun bandolo.
La ferocia della Premier e al primo provvedimento i diritti conculcati.
Un vociare giornalistico banale, sprovveduto, ignorante e ciarliero.
Senza costrutto.
La morte che percepisco ancora come un vulnus.
Me lo hanno ammazzato in quella autoambulanza del 118?
Un generico “ha inalato vomito” e io, “chi ha la forza per indurre costoro a dire la verità”.
Sono stato complice?
“La Sanità non funziona, la giustizia meno che mai, a chi mi rivolgo? Mi riporteranno in vita Giovanni?”
Ho pianto solo la mia disperazione per il fratello morto.
Angoscia che toglie il respiro e ti ciechi in un sonno dannato.
Agitato.
E nell’incubo senti tutto il perduto.
La tua cultura, la civiltà, l’appartenenza, la familiarità.
Una vecchiaia che si inaridisce.
La mattina non riesco ad alzarmi dopo le quattro e trenta.
È amara la colazione e la terapia.
Vorresti smettere.
La lettura dei quotidiani è pesante.
Azioni e gesti osceni, visi corrotti e falsi.
Bugiardi.
È scomparso il mondo perbene e i nuovi sono mostri famelici.
Ecco, scorro con il mouse i titoli.
Apro qualche articolo e m’è ostile.
Chiudo.
Scrivo io qualcosa e poi leggo.
Non ho allestito la tavola e ne sento tutta la colpa.
Saranno venuti questa notte, Papà, Mamma, Carolina con il suo Mario, Giovanni?
La mia Mammà e mio Suocero, le cognate Lina e Soccorsa?
Perdono.
Ancora non apro la casa al giorno ignaro di sofferenze, lo farò come ogni mattina con la preghiera.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 2 novembre 2022
07:15:10

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228725465592555 

https://www.facebook.com/michele.cologna/ 

 

Ma come …?

Ma come …?
 
Ci battiamo affinché vengano limitate le intercettazioni ai mafiosi e ci mettiamo a intercettare i ragazzini?
Così Tajani e lo schiaffo alla Premier e al Ministro dell’interno di fattura e osservanza leghista.
Due piccioni con una fava, la Giorgia furiosa e il Salvini malavitoso.
L’altro alla gender, Primo Ministro?
Le mascherine.
Il Presidente della Repubblica e ci sta tutto il maschile, che impone le mascherine negli ospedali.
Predappio?
E vanno in confusione la Gender e il suo Ministro dell’Interno fascista.
Il (la) Primo Ministro, «Riconosciamo il valore della scienza ma non la scambiamo con la religione».
Mentre afferma una popperiana verità, fa atto di fede e integra gli ascientifici non vaccinati a tutela e cura della salute dei cittadini.
Chi salverà costoro dalle mani dei “terrapiattisti”?
Sono medici questi, o sciamani?
Ma la Giorgia violenta di Dio, Patria e Famiglia, mette nelle mani dello sciamanesimo il cittadino, in particolar modo fragile, sacrificandolo all’altare del suo credo.
L’ergastolo ostativo.
Può non piacere e non mi piace, ma è questione di Diritto Costituzionale, dice la Corte.
Tutti siamo obbligati ad osservare il pronunciamento.
Non la Giorgia delle borgate violente, lei no!
E se ne fa vanto.
In questa violazione la segue, il ruffiano Giuseppe Conte.
Attenzione!
La stampa e molti, “sono provvedimenti identitari” che non arrecano danni.
Accrescono solo il consenso.
Ma il dilagare del fascismo storico non fu la giustificazione?
Di ogni tirannia la massima colpa non è forse questa alzata di spalle dell’intelligenza culturale, civile, sociale e democratica?
 
Michele Cologna
San Severo, martedì 1 novembre 2022
08:15:39

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10228711379520412 

https://www.facebook.com/michele.cologna/