venerdì 7 agosto 2009

La vita è donna…

La vita è donna…
La natura è donna…
L’acqua è donna…
La morte è donna…
La bellezza è donna…
La misericordia è donna…
La solidarietà è donna…
Potrei continuare all’infinito e tutte la cose belle, necessarie, essenziali… sono al femminile.
La Terra è femmina!
Tutto ciò che produce, crea, serve… è femmina.
La mamma è femmina e donna.
Tutti dovremmo dalla donna, dalla femmina apprendere, e adorarla nella completezza.
Anche la malattia è femmina.
La compostezza è femmina, donna.
Avete mai visto un uomo cadere nella malattia (donna) e conservare la compostezza (donna)?
Per la mia esperienza e di anni e di vita, tanti: un mezzo caso, e il poverino aveva movenze femminili.
Provate a trovare una donna presa dalla malattia che abbia smarrito la compostezza, la bellezza, la commozione per sé e gli altri.
A mia memoria nessuna!
E ne ho viste e piante!
Un uomo si ammala di tumore, giace nel letto.
Sono gli ultimi giorni della sua vita e li vive fastidioso.
Imprecando.
Bestemmiando.
Una mattina è più tranquillo: sembra quasi che finalmente accetti la condizione.
Chiama la moglie al capezzale, donna giovane come lui e molto bella: “...., io sto per andarmene, ti lascio, amore mio. Me ne dispiace, sei tanto bella! Vieni, dammi un bacio! No, sulle labbra amore! L’ultimo”.
Un urlo disumano lacera il silenzio.
Urla a seguire.
Vivendo la coppia ad un piano terra, alcuni vicini entrano per capire aiutare, soccorrere.
Scena raccapricciante: l’uomo è attaccato coi denti al naso della bella moglie!
Gliel’ha quasi staccato.
I più coraggiosi riescono a strappargli con molta fatica la poverina ormai priva di sensi.
Aveva consumato la sua vendetta: se ne andava, sì! Ma la bellezza della moglie che restava, sarebbe stata deturpata per sempre.
(È un fatto vero accaduto un po’ di anni fa a San Severo.)
Caso limite?
Sì!
Ma sta ad indicare a significare. A marcare la differenza.
Trovate una sola donna catturata dalla malattia che non affini già la bella sensibilità!
Che non spalmi, ancor più di quanto abbia fatto da sana, la sua bellezza, amorevolezza, comprensione sugli altri.
È lei a darti conforto a te che per lei soffri.
È lei a farti comprendere l’amore illimitato di una mamma. Di una donna.
Infinito, come infinito è essere femmina. Donna.
Quante donne care della mia vita ho visto consumare i propri giorni, gli ultimi in una compostezza senza limiti.
Un amore immenso…
Perché questo scritto che mi sta straziando l’anima stamattina?
Un’amica!
Un’amica che conosco solo attraverso pochi scritti ma della quale ho letto l’amore, i sogni, la bellezza, la compostezza, la cultura, la saggezza, la sapientia…
Un’amica che amo di un amore infinito, che amerei fino a consumarmi per darle tutto ciò che ho:
me stesso…
Un’amica che lotta con l’amore il suo male…
Che continua il suo lavoro come se la vita le sbocciasse ora tra le mani…
Una donna cielo, terra, mare…
Universo…
Femmina…
Donna…
Prendi la mia vita, amica mia!
È tua!
Ma continua a dare a tutti la tua immensa, infinita bellezza…
Donna amore…
Donna incanto…
Donna vita…

Michele (san severo 07/08/2009 10.19.56)

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