giovedì 6 agosto 2009

Bracci di vita con ognuno di voi mi piacerebbe parlare

Bracci di vita con ognuno di voi mi piacerebbe parlare.
Tutti mi siete presenti ma non comunicate tra di voi.
Perché vi ritenete incompatibili!?
Tutti mi appartenete.
Ognuno di voi è parte di me.
Tutti insieme mi componete.
No, non siete pezzi staccati che confliggono!
Non vi piace mettervi insieme perché ognuno di voi crede d’essere più importante dell’altro.
È pura illusione, non è importante la durata.
No, non lo è!
Un attimo può avere l’intensità di una vita intera.
Anche solo pensato…
Sì, solo pensato!
Perché tu storia di tutti i giorni pensi con i tuoi anni di comprendere e osservare dall’alto in basso il mancato amore che stamattina mi strugge di dolore vero?
Insopportabile come se dovessi attraversare un altro calvario di anni lungo e sofferenze e tante?
Se le promesse silenziose che ci siamo fatti avessero avuto attuazione, tu, storia di lunga durata, che ruolo avresti avuto?
Saresti ora tu in un angolo a rivendicare spazio?
Ed avresti diritto d’asilo come quello che oggi lei invoca e tu le neghi?
Un suo sguardo, un suo sorriso, un tocco della sua mano d’anni stanca, oggi, mi darebbe lo stesso sollievo di una vita vissuta d’intensità infinita.
Vedi come non puoi pavoneggiarti perché il caso ti ha favorito!
Il caso, sì solo il caso determina la nostra vita!
Il resto è traino.
Necessità che segue.
Se quella domenica mattina armato di coraggio, quando son partito determinato a chiedere, non avessi incontrato lo sguardo suo interrogante e la paura, la vergogna non m’avessero strozzato la voce in gola, cosa sarebbe stata la mia vita?
Quali vie avrei percorso?
Le stesse?
Può darsi!
Starei ora qui a parlare con tutti voi?
Non lo so e non lo sapete voi!
E se l’incontraste oggi cosa le direste?
Le raccontereste che?
Le lacrime di stamattina?
Gli occhi suoi che ancora mi bucano il cuore?
Il dolore del ritorno e la voglia di far precipitare la macchina giù per la scarpata?
La corsa folle alla ricerca dell’incidente per farla finita?
La disperazione perché incapace pure a morire.
Lei non mi voleva più, ne avevo la certezza.
Dopo anni senza notizie, m’arrivò la richiesta strana.
Non la comprendevo.
Non capivo.
Perché ora mi cercava per farle da testimone alle nozze che si celebravano… con…?
Perché?
Era vendetta!
Voleva restituirmi la sofferenza inflittale?
Lo capisco solo stamattina e piango.
Era amore.
Mi comunicava che m’aveva aspettato.
Aveva atteso, tanto.
Che non m’aveva potuto portare all’altare come sposo, ma che mi voleva lo stesso a lei vicino seppure solo come testimone.
Non l’ho capito per tanti anni.
Solo stamattina.
Dolore, prendimi per sempre!
Non ti sopporto.
Cuore ingrato cessa il tuo pulsare!
Lei per tanti anni è morta un poco al giorno e io non l’ho capito.
Solo oggi.
Vita che non ti ripeti!
Vita che prendi strade occasionali!
Vita che ti nutri di dolori sprecati!
Vita che ti alimenti di lacrime non lacrimate!
Oh vita, perché così senza senso?
Perché?

Michele (san severo 06/08/2009 10.03.04)

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