martedì 20 dicembre 2022

L’ultimo dono

L’ultimo dono
 
La cosa più triste il non potermi più donare a te.
E ci penso, Giovanni.
Appena il tuo decesso e davanti alla tua dimora, l’ultima, ti ringraziai per quello che mi avevi donato.
Il pensiero era partito e gli interrogativi, perché.
L’umanità alla quale la tua cura mi aveva piegato, pensai.
L’esercizio della fratellanza.
La promessa alla mamma che mi sarei di te preso cura.
L’amore.
Ieri sono stato informato dal marmista che era pronta la lapide e questa mattina l’avrebbero messa.
Folgorato dalla gioia, “Il mio ultimo dono a te”.
Come il congedo.
Nulla più posso a te donare.
Possa per te io fare, Giovanni.
Come se la lapide ci avesse sciolti nella libertà.
L’ultimo dono.
E che il dono sia opera delle mie figliole, le tue nipoti Stefania, Barbara e Pamela, mi ubriaca di Bellezza.
Mi fa dire, or ora a Tonia, che ti ha amato, “che figlie stupende abbiamo”.
Non è addio Giovanni, fratello mio, no!
È la parità che ci siamo guadagnati con il dono.
Tu ora affrancato e io in attesa.
Ma già la libertà ci libra.
Vale Giovanni, fratello amato.
 
Michele Cologna
San severo, martedì 20 dicembre 2022
18:34:03

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