Perché…
Mentre stagno e nei veleni macero…
di te nutro il soccorso, e alla tua la mia tendo.
- Istruita è la mano che nelle corde pizzica il suono,
e del mistero… alto nel mio risuona il canto. -
Ti cerco e la mano non afferro…
Posso sì, è vero!
Eccola, prendila…
Solo tua, tua è la mia!
Ma so che nutrirei di delusione l’attesa, e pavido…
lascio morire nello slancio il cuore e pianto.
Il tuo nome invoco.
La tua voce anelo.
Bocca mistica ardo…
Passione aspergo…
Dalla tua fonte attingo forza, e cresce…
Cresce e trattiene nel desiderio il respiro…
e la volontà cede.
Nel tuo dolore rimbomba il mio e il passo appaio…
Precipito e l’illusione sgombra il cammino.
Destino di bellezza cinto è il mio...
Michele (s. severo 08/03/2010 19.45.57)
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