mercoledì 17 marzo 2010
E…
E…
Pacata sospensione dai quando mi raggiungi.
Sensi giacciono e aspirazione cessa.
Calma sopraggiunge il leggero, e segue.
Ora tutto è piano.
Niente turba e lo sguardo vede…
La mente tace e nelle brume che diradando vanno, tasta.
Nulla muove i passi e ascolta…
È assenza.
Soli, tutto è fermo.
L’ordine torna è lieve si porge…
Buio di luci assenti.
Calma di deserti luoghi.
Inesistenti presenze.
Spazi infiniti…
È pace.
Conciliazione.
Ritorno?
Ecco la domanda che ricompone l’ansia e preme.
Il Senso si riaffaccia e tormenta.
Il Niente si riprende il lasciato.
E il Nulla torna imperioso e… cessi.
È la vita?
Il cammino che riprende e cedi?
O nella prova d’assenza è il Senso?
Mia signora, tu che nell’attesa dell’assenza plachi...
raggiungi chi t’ama, a te no s’addice l’abbandono.
Michele (s. severo 17/03/2010 9.49.01)
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