martedì 7 marzo 2023

… e muore l’otto marzo

 

… e muore l’otto marzo
 
Da quando ho memoria, questo giorno è stato sempre un ideale da raggiungere.
Parlo di me e non mi faccio voce d’altri.
La Donna.
Bellezza.
Aspirazione.
Garbo.
Intelligenza.
Desiderio.
Con l’età, la Creazione.
La maturità e ti convinci che se Dio esiste, non può essere che donna.
Femmina è più proprio.
Ventre, Amore e il “tocco” dei sensi tutti lo spasmo.
La più grande paura dell’adolescente, morire senza avere saggiato quelle carni.
Fu la mia ossessione che svanì con i primi approcci e l’innamoramento.
Potevo anche morire, ero stato in Paradiso.
Sì, lo pensavo e lo penso ancora, la donna l’Eden.
La sua femminilità e abitarla.
Bearsene.
I primi passi in politica praticata e l’asprezza femminile delle femministe.
A distanza di tanto tempo, posso affermarlo, le detestavo.
La rinuncia del Bello e la constatazione, erano le più racchie.
Una teoria tutta mia, “erano femministe perché mancava loro la grazia della bellezza, dell’armonia”.
Una donna è armonia e non solo la giovane.
La Grazia che si propone e fa bella l’esistenza.
Dopo cinquantacinque anni di matrimonio e le asprezze della vita, non ho perduto il pensiero.
Il Bello del Creato, la donna!
Quella che non teme la femminilità e in essa si propone, è canto.
Sì!
 
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuòrum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
 
C’è che la realtà ti distoglie dal sogno.
L’immaginifico.
Involgarisce la bellezza e arriva una donna al governo dell’Italia.
Sì, sapevi per apprendimento e storia.
Cultura.
Ma altro è vivere la ferocia sulla propria pelle.
La strage voluta e la ferocia della donna si mostra.
Quella delle capò dei lager nazisti e comprendi.
Penso che ogni donna italiana, dovrebbe con il lutto al braccio questa giornata.
Il sacrificio è stato consumato.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 8 marzo 2023
06:39:30
 
 
 
 

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