mercoledì 25 gennaio 2023

La dittatura dei numeri

La dittatura dei numeri

“Vorrei che fossimo felici”, dice la donna scampata alla morte dopo l’accoltellamento da parte del compagno.
Le vogliono togliere i tre figli.
Sì, tre nonostante la sua giovane età, venticinque.
Non ha casa, non ha lavoro e conta sui genitori e una sorella.
Poi, e magari un lavoro.
L’orologio dell’Apocalisse segna novanta secondi alla fine.
Non fa notizia e meno di una qualsiasi di cronaca.
È talmente sproporzionata notizia che è più facile rimuoverla che pensarla.
Anche l’altra.
Sì, la guerra voluta dal Macellaio di tutte le Russie.
Minaccia e fa la vittima, organizza lo sterminio sistematico del popolo ucraino.
Appoggiato dal Cinese che è trattenuto solo dalla conquista del mercato occidentale.
Però foraggia e incoraggia il Pazzo coreano che fornisce armi al Macellaio.
Non sarà l’unica causa che avvicina ai novanta secondi, ma è determinante.
Come l’inquinamento, il riscaldamento, l’incapacità.
E gli italiani, per esempio, non sono affatto bravi in matematica.
Il mondo si regge sui numeri.
E i numeri sono padroneggiati da pochissime teste illuminate.
Sicuro, noi pensavamo che fosse l’uomo a reggere le sorti del mondo e ora ci dicono i numeri.
Abbiamo sbagliato a studiare il pensiero.
Né quello greco, latino e di qualsiasi altra origine.
Nemmeno a parlarne dell’Amore predicato dall’Uomo poi crocefisso e portato dagli assassini agli altari.
No, i numeri!
Mi umilia un po' stare ai piedi di una tabellina, ma ti devi piegare.
Denunci un abuso, per esempio sul social, ti rispondono che se vuoi puoi bloccare il tizio.
Ma quello è un truffatore che ha rubato l’immagine di altra persona!
L’algoritmo non contempla il caso.
Anche nella valutazione umana ammenoché non si sia parenti prossimi al potere.
Già il potere!
Gli italiani hanno votato e mandato al governo del Paese, una donna feroce con il programma “io sono Giorgia”.
Povera disgraziata perché con il programma, costretta a cambiare a ogni battito di ciglia, ha perso l’identità.
La realtà dei numeri l’ha assoggettata all’algoritmo di Davos.
Ma costoro che come Dio possono tutto, anche loro rispondono obbedendo all’algoritmo.
Ai numeri?
Che povertà!
Come quel miserabile catturato dopo trent’anni di latitanza.
Questo uomo nulla che basa il suo potere su seicento morti ammazzati e poi per cosa?
Dare obbedienza ai numeri?
Sarà anche Dio un numero?
Ma forse non era molto bravo in matematica e ha sbagliato.
Come me d’altronde.
Ma io sono stato più furbo ho creato, laureandolo, un figlio in matematica.
Sì, ha rinnegato il padre, è vero!
Ma governa i numeri, però.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 25 gennaio 2023
11:09:55

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