domenica 16 maggio 2021

Per il genetliaco di Pamela 2021

Per il genetliaco di Pamela 2021
 
 
Giorni pesanti.
Cinti di tristezza e non dirada la nebbia.
Fatichi a leggere i contorni e i visi confondono.
La generazione senza guerra, la prima …
Ma il Covid invidioso, subdolo ci ha chiuso in tanti fortini e lì, come Godot.
L’Attesa.
E ogni legame sciolto.
Figli, Nipoti, Parentele, Amicizie …
Le voci perdono il corpo e langue il tutto.
Il vecchio scampato al colpevole delitto dell’endemica idiozia italica, consuma il tempo suo breve.
Muoiono per aborto i progetti e si perde la configurazione del possibile.
Speranza che soffoca.
Giorni e affetti, possibilità e futuro.
E non so più il Tempo e da quando non poso lo sguardo sul viso amato, Pamela.
Una vecchia canzone da giorni si ripete dentro e non in musica.
Le parole, come ad esse aggrapparmi?
“Sono come tu mi vuoi”.
Quel “sono come tu mi vuoi” nell’affabulazione di una grande cantante, un successone.
Ma non è la storia della canzone e chi, cosa.
La grandezza del pensiero che sottende l’affermazione.
Per amore, io mi faccio “come tu mi vuoi”.
“Sono come tu mi vuoi”.
Dono senza freno e non per cosa, per amore.
Amore.
Specificità alcuna se non il senso.
Questo logo e sei tu, Pamela.
E non mi abbandona.
Misura tutto l’amore incondizionato che dedichi a me, alla tua famiglia.
Sei pronta e ogni cosa alla tua infallibile.
E mi commuovo nei ricordi che vado assimilando.
Un solo difetto, “la lontananza”.
Non mio in verità, ma neanche la tua qualità.
Sei immensa e instancabile, Figlia amata.
Non c’è problema che tu non sciolga, ostacolo che non superi.
Strada che non sappia percorrere.
Amo tutti i miei figli e la mia mente critica conosce e si rivela tutte le loro.
Ma il dono che fa Padre il padre sei tu.
Nessuno sa spendersi come te, Pamela.
Dirada la nebbia e …
Mi confesso nessuna paura.
Il domani e so, ho certezza che ci sei tu, Amore di papà.
A sera chiudo gli occhi tranquillo.
Il mattino ha il tuo volto.
Mi commuovo, Pamela.
Sei dono immenso e io di tanta fortuna il padre.
Non è orgoglio, è quiete dell’anima.
Sei la medicina della mia malattia.
Della vecchiaia che non disdegno e amo.
Buon compleanno, Pamela.
Auguri, Figlia amata.
Dagli anni delle medie non ne trascorriamo uno insieme.
Quanto è lungo a volte il tempo …
Il Covid e non so quando sarà.
Toccare e baciare il tuo viso, Amore di papà.
Hai giornata piena lo so, ma penso la serenità della tua mente.
La forza della tua volontà.
Il coraggio del tuo cuore.
Saremo insieme come lo siamo sempre stati, Pamela e il giorno sarà di gioia e d’amore colmo.
Bacio, Figlia amata e mi piace ricordare nonna Maria e nonna Gina perché a loro io in questo momento ti sto elevando.
Piango, sì piango e tra poco farò leggere alla mamma questi e piangerà.
Ma quanto sono dolci le lacrime, Pamela.
 
 

 

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