giovedì 8 aprile 2021

Quelli che Conte … gli orfani

 

Quelli che Conte … gli orfani


Se non si fosse capito, mi ripeto.
Non mi piace il potere e spero di mantenere la lucidità fino alla fine.
Ha in sé, è nella sua natura il dominio e il giudizio.
Lo scettro.
E io no!
A me appartiene il pensiero della cosa e niente altro.
La realizzazione è sempre delitto.
Vivo nella Potenza e aborrisco l’atto.
Come tutti gli altri vivo però e non sono mai stato lupo e non lo sarò mai.
Homo homini lupus.
Nelle necessità pratico la docenza stante nella maieutica.
La libertà che è la pratica, l’esempio più fulgido del sacrificio del sé.
In questo sintetico manifesto, tutta la mia qualità d’uomo che non è immune da miserie.
Andiamo al tema.
Giuseppe Conte non mi è mai piaciuto e quando si è nominato mio avvocato, sono stato attraversato da brividi di preoccupazioni.
Non mi piacciono gli avvocati e quando a loro mi hanno portato le necessità del vivere, l’ho fatto con molta fatica e sofferenza.
Trovarti uno che s’impone per autorità è sconvolgente.
Ma mentre il mestiere può salvare l’uomo, l’uomo che si professa e promette tale, è senza speranza ai miei occhi ostile.
Poi la cooptazione il metodo bolscevico.
Marco Travaglio, orfano di guerra, non c’è paragone!
Mario Draghi è stato designato dal Presidente della Repubblica per le sue palesi capacità riconosciute nel mondo intero e non nominato dal bibitaro Luigi Di Maio.
Quello dell’impeachment al Presidente Mattarella se hai memoria.
Con Draghi siamo nella legittimità Costituzionale e democratica e non nella forzatura d’essa.
Capacitatevene, cari orfani e sodali.
Enrico Mentana, Antonio Padellaro e tutta la non bella compagnia cantante.
Io sono vecchio e con fragilità e sto aspettando il vaccino.
Le direttive Conte hanno consentito ai giovani di scavalcarmi che è cosa trascurabile.
La mia, Marco Travaglio e compagnia cantante, ma i cinquecento morti al giorno di vecchi?
La strage degli innocenti di Stato?
Ieri la voce del Presidente del Consiglio Maria Draghi è stata tonante come quella del caro Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
L’Uomo è prevalso sulla carca e le Istituzioni.
Se lo avesse fatto Giuseppe Conte, l’Ameba?
Non poteva per la sua natura di ameba, appunto.
Con Matteo Salvini sovranista, con il Partito Democratico e direi squallido per parola data, progressista.
Ma dove?
Giuseppe Conte è Cicero pro domo sua, come Grillo squallido e turlupinatore.
Voglio concludere questo scritto a me stesso noioso, affermando che mai sarò a favore del potere e del governo, ma in questo mare di nullità che sono i politici e la politica italiana, l’Uomo Mario Draghi mi mette serenità.
Sono tranquillo.
Zittisce con autorità la molecola impazzita Matteo Salvini e promuove la capacità operativa di Giorgetti.
Di quel Ministro rumoroso al turismo lo sberleffo.
Del Ministro Speranza non solo prende le difese, ma si identifica e chi lo attacca, attacca Palazzo Chigi.
Sa dare senza problemi del Dittatore a un dittatore.
Quell’Erdogan a cui molti, tanti, Giuseppe Conte compreso, davano sedia e cappello.
Capite voi orfani di Conte?
Voglio chiudere affermando che mi piace e mi dà speranza Enrico Letta.
L’augurio e che non dilapidi questa mia.
Non sono nessuno e fino a quando vivrò sarò uno.
Ma penso che tanti Uno abbiano questo mio stesso pensiero.
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 9 aprile 2021
07:11:28
 
Ps
Draghi in foto:
“Con che coscienza gente salta la fila dei vaccini?”
 
 
 
 

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