lunedì 7 giugno 2010

negro…

negro…

Gli occhi alla Mecca,
e ginocchi nella sabbia che soffia
al cielo lo sguardo spento della speranza:
ora tu riposi la sofferenza, altri lei nutre.

negro…

La favola narra…
e la madre il cammino affrancato sente,
mentre gesta di sale trasmette l’epica, e
dell’oro la parca mensa fiducia porge.

negro…

Il pingue ride,
e al figlio idiota, pasciuto di fetido apartheid,
assicura melliflue promesse: terre separate e
dominio di ferro sul barbaro terreo e apolide.

negro…

Smarrito forestiero…
che solo la morte nell’odore, hai da lasciarti
dietro, tu di strade, pensieri e terre farai tappe,
e al ghigno del grasso sostituirai il tuo magro.


Michele (s, severo 06/06/2010 12.56.32)

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