E… abbiamo arrivati.
Hanno buttato giù la maschera.
“Tu, negro, se vuoi lavorare non puoi discutere né di ore né d’orario di lavoro, non devi metterti in malattia, non puoi osare invocare il contratto, non puoi essere iscritto al sindacato.”
È il delinquente 'ndranghetoso di Rosarno che ricatta?
No!
È il Padrone delle Ferriere che ha mostrato il suo vero volto.
Quel grande manager che ha tirato fuori dalla crisi l’auto negli USA.
La Fiat, quella casa automobilistica italiana, che nel corso della sua storia è costata agli italiani più della Sanità Nazionale.
La Fabbrica Italiana Auto Torino, quella del capitalismo familista italiano, quella che è stata sul mercato da sempre socializzando le perdite e privatizzando i guadagni.
I Padroni delle Ferriere, appunto.
Subito gli ha fatto eco quel Ministro scampato al cancro e sopravvissuto a Craxi, ricordate?
Sì, quel Sacconi che voleva salvare la povera Eluana, dalla voglia assassina di quel padre un tantino degenere, Peppino Englaro!?
“Ora il Paese è più moderno”, ha gridato lo Scampato.
Sì, ora il Paese è conquistato.
I lavoratori non son più lavoratori ma questuanti che ogni mattina debbono recarsi in piazza a “trovare” la giornata.
Chi ha voglia di lavorare e ha fame fatichi, i delinquenti e scansafatiche che tornino pure a casa o nelle mescite, oppure vadano al sindacato della CGIL a protestare.
I sindacati galantuomini CISL, UIL, UGL hanno accettato le condizioni.
Questi sì che hanno compreso la crisi!
L’ultimo baluardo di straccioni che accampava diritti: gli operai di Pomigliano d’Arco.
“Ma mi faccino il piacere, mi faccino!”
E non abbiamo un Totò.
Il cerchio si chiude: Casta, Cricca, Onorevoli, Senatori, Padroni, Mafiosi, Burocrati, Management.
Il NANO che li racchiude e rappresenta.
“Non siamo tutti uguali!”, grida la finta opposizione.
E le barricate?
S’è risposto con la guerra a uno stato di guerra da tempo dichiarato?
La Carta Costituzionale cattocomunista un intralcio.
Le leggi un insieme consociativo e sovversivo.
L’informazione comunista e faziosa che perseguita gli eletti dal popolo.
Giudici comunisti e assassini che vogliono sovvertire il Potere democraticamente eletto.
Pensionati troppo giovani e falsi invalidi che depauperano e affossano lo Stato.
Insegnanti scansafatiche, ignoranti e meridionali che guastano, deviano i giovani.
Statali una pletora di sfaccendati che lucra e ruba gli stipendi.
Giovani bamboccioni e sfaticati che preferiscono stare con i genitori anziché lavorare.
Continuiamo?
Serve, Opposizione di cartone?
Serve, Governati che date ancora fiducia a questi Mascalzoni, Mafiosi e Delinquenti?
Cosa debbono affermare ancora?
Cosa debbono togliervi per ricambiare con la lotta aperta e senza quartiere a questa guerra da anni dichiarata?
Ma sì!
Gli italiani non vanno governati, dominati.
Michele Cologna (s. severo 13/06/2010 20.10.37)
Infimi genuflessi eroi
RispondiEliminaScuote l' affranta mente
tradito filosofo
da sue certezze,
e lacrime di poeti
bagnano cieli d' aridi asfalti.
Infimi
genuflessi eroi
ascolto implorano invano,
da scienti mentitori di grano e vino.
Profusi gli inchini
fra i sordi gaudenti
in laute rotonde tavole.
Tacete, urlate, graffiate
sognatori di fiorito deserto;
scavate, scavate profonde fosse
a seppellir colombi e ulivi:
oranti aspettavate bianche rose
e giace su spinati steli
deflorata la pace.
Solivago pensiero piange
su caduta speme!
Maria Savasta