lunedì 10 maggio 2010

Stamattina…

Stamattina…

L’aria quieta, stagna del mattino,
non smuoveva neanche i destini.
La bruma dorata e dal sole baciata,
pascolava silente, l’ignara natura.

I rintocchi, del suono il Frate,
n’espandevano il cammino.
Andavo e negli occhi il cuore,
negli orecchi lo spartito.

Le rose del trascurato giardino,
parlottavano sbarazzine.
Che riferissero all’argentei olivi,
presi, fermi ad ascoltare!?

La rossa voluttuosa le labbra dava,
alle canarine deliziose e invidiose.
Le striate chiacchierine alla mesta
cinerea: lì a rincuorare e carezzare.

Ritratto, il sole colora goccioline,
turbate e di luce innamorate.
Gargano di maestosa ombra a
troneggiare, ora dal chiaro oscurato.


Michele (s. severo 10/05/2010 11.10)

1 commento:

  1. Questa poesia mi piace molto, mi ricorda la mia valle con i suoi colori, odori e sensazioni...

    Diaolin

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