giovedì 11 giugno 2009

Oh, simulacro dell’uomo che egli fu!

Oh, simulacro dell’uomo che egli fu!
Oh, spoglie dell’uomo che voi foste!
Ora liberi dal tiranno a cui sottoposti, non per divin disegno ma per inesplicabile casualità, inermi giacete…
Egli v’ha amato non per voi, ma per amore di sé.
V’ha servito non per la vostra, ma per sua gloria.
V’ha affrancato non per la vostra libertà desiderata, ma per la volontà alla quale neanche l’immondo può opporsi.
Ora voi, voi di nessun desiderio piegati, agli elementi presto tornate:
Acqua. Terra. Sali. Ferro. Calcio…
Universo.
E altro, altro, altro…
Il tempo si smarrirà infinito.

Oh, idee che abitaste l’uomo ch’egli più non è!
Oh, spirito che gli sorreggesti le aspirazioni fugaci!
Oh, miserie ospiti indesiderate del suo animo caduco!
Oh, pregi, vizi, virtù, glorie, miserie… ambizioni vacue, effimere…
Oh, tutti, tutti voi ora vagate spaesati, senza dimora e vi ascondete nell’uno e nell’altro e nell’altro ancora, non sazi di brame infinite…
Ora voi, voi sconfitti dal tempo che di ogni cosa è misura… nella memoria - a momenti deserta - allocherete fugaci cangiando colori di sentire rabberciato.

Oh tu!, tu uomo che ascolti pianti sconnessi…
Tu!
Tu, ch’or contrito per vacuità di senso, osservi pietrificato l’assenza di vita in colui che un dì retto ancor regge per supporto ligneo…
Tu, distolta la vista dal corpo giacente, già t’arrovelli, t’affanni, ti spendi… per il petto tronfio di vacui bisogni che della vita ne son il necessario orpello.
Oh uomo!
Uomo di tutto affaticato se non del buon “senso”... tra poco gridi, lamenti… e lai. Contrizioni amate, sentite, simulate… te, dal ligneo braccio sorretto, corteggeranno generosi d’amore negletto.
Oh! Oh! Oh!
Uomo!
Uomo!
Uomo…

Michele (san severo, giovedì 10 giugno 2009 ore 10.42.11)

Nessun commento:

Posta un commento