venerdì 24 novembre 2023

Azzardo, ma poi mica tanto …

Azzardo, ma poi mica tanto …
 
Il papà della povera Giulia ha solidarizzato con la famiglia Turetta.
Il loro dolore per un figlio assassino andava rispettato.
Certo!
Non ho condiviso questa sua perché il niente partorisce niente e invece …
La famiglia Turetta aveva partorito il mostro.
Notate le differenze, la liberalità e la compassionevole cultura delle sorelle Cecchettin che porta Giulia alla morte.
Si preoccupava del mostro Filippo che si facesse del male e pur non amandolo più lo aiutava a riprendersi.
E il mostro le ha preso la vita.
La sorella Elena, la sua pietà e la ragione.
Parole che avremmo voluto ascoltare da chi governa questo Paese.
Invece domina la destra e la sua cultura liberticida, illiberale e fascista.
La Borgatara che non comprende – crassa ignoranza – il patriarcato e posta le quattro donne della sua casa e nella misera libreria un tariffario d’amore a pagamento.
Il compenso da versare per la durata della prestazione.
Come a dire, ognuno pratica ciò che conosce e comprende.
Dicevamo prematura compassione del papà di Giulia per i Turetta.
Sapete l’avvocato al quale si sono rivolti?
Un misogino fascista, già segnalato per i suoi attacchi fascisti contro le donne stuprate.
Certo Emanuele Compagno già collaboratore del Presidente del Senato, il fascista La Russa.
Ecco come si chiude il cerchio.
La butteranno in politica e Giulia sarà massacrata ogni giorno da fascisti per i quali è legittimo ammazzare la donna che non si sottomette.
Similia similibus.
E ora sappiamo per certo che Filippo non è parto contro natura, ma è il frutto fascista voluto, desiderato, allevato.
L’avvocato Emanuele Compagno è la prova del nove.
Preghiera al papà di Giulia che ancora gli sussurra il suo “papino”, ritiri la solidarietà a tale famiglia.
I Turetta il mostro non se lo sono trovato a caso, lo hanno allevato.
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 24 novembre 2023
08:45:45
 
 
 
 

 

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