sabato 1 ottobre 2022

Lc 17 5 – 10 Se aveste fede

 

Lc 17 5 – 10 Se aveste fede
 
Come inizio?
Meglio ricomincio.
Lo sto facendo più volte ed è sempre una scoperta.
Ho necessità di pregare.
In verità non ho mai smesso e, il Padre Nostro, l’Ave Maria, il Gloria Patri, l’Angelo Custode e l’Eterno Riposo, sono stati con me sempre.
Come rito quando il cuore non li abitava.
Intensamente e sofferente, quando si facevano bisogno.
Non ho mai risolto l’incongruenza “non credere” e pregare.
Alla fede della tradizione del Padre e la Madre, dell’Appartenenza, l’attribuzione.
Onorare l’insegnamento materno e paterno.
Scolastico.
È davvero così?
No!
L’insufficienza e l’incomprensione, la necessità.
Man mano che si seda il dolore pungente, spinoso della morte di Giovanni, sale il bisogno di preghiera.
L’assecondo curioso e come scrutatore ne osservo l’evolversi.
Placa.
Ti rende in gentilezza di accettazione e fatalità.
Destino.
Riposo di pomeriggio, alzandomi molto presto la mattina.
Ieri m’ero appena addormentato e l’apparizione.
Giovanni a braccia conserte e passo spedito.
Un flash!
Saltato nel letto e il cuore in gola.
La morte.
Il cuore impazzito alla mano che auscultava.
La pelle d’oca e vinse il desiderio di riaddormentarmi chissà!
Giovanni tornasse.
No, non tornò, ma la scia non mi lascia!
Era da tempo che mi proponevo il ritorno al commento domenicale del Vangelo.
Lo faccio.
E qual è il tema d’oggi, «Accresci in noi la fede!».
Le coincidenze e lo spirito laico trovano risposta e nesso.
Ma …
Al racconto del capitato a mia figlia Pamela ieri sera, cessò la sua voce e il pianto.
Si piange lo zio come mamma il figlio.
Lacrime che confermano la mia fortuna di padre, una figlia così!
Questa notte come se non avessi dormito.
Un dormiveglia di pensieri non agitanti, pregnanti.
Assorbenti e la serenità di questa mattina.
La preghiera e la decisione, leggo: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”.
Che sia stato per tutta la mia vita “servo”, ce l’ho ben presente.
Ho onorato il Padre e la Madre.
Ho curato la mia Famiglia come scopo assoluto della vita.
Ho consumato impegno civile, culturale/antropologico.
Ho letto il sacro nella verità del reale e mi sono fatto celebrante di morale ed etica.
Non ho rafforzato la mia Fede.
L’ho usata e giustificata contrapponendola e non accrescendola.
Voglio coltivarla come un Fiore.
Curarla, assorbirla per poter gridare, “Sradicati e vai a piantarti nel mare”.
 
Michele Cologna
San Severo, domenica 2 ottobre 2022
08:01:49
 
 
 
 

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