mercoledì 17 febbraio 2021

Il minuscolo e i lillipuziani

 

Il minuscolo e i lillipuziani 
 
 
Chi è Mario Draghi?
È di Destra o di Sinistra?
Socialista, Liberista, Aristocratico, Boiardo, Banchiere …?
Un vecchio adagio popolare e colto, “Il più conosce il meno”, il contrario è impossibile.
Può da un popolo di Minus essere compreso un Maior?
No!
E i latini lapidari, Ubi maior, minor cessat.
Ma non è possibile in un mondo di lillipuziani che non si tenti di legare con i propri Gulliver.
Enrico Mentana, ex giovane mitraglia, tu sei nato servo di Craxi, poi ti sei fatto schiavo di Berlusconi e poiché sei nato in livrea, dopo magnificatore del Buffone e il suo movimento.
Io non sono devoto a Nessuno e ho filo da e per tessere.
Meno che mai adulatore.
Mario Draghi ha parlato da Uomo.
Da Galantuomo e Responsabile.
E tu non puoi comprendere l’uomo perché sei ominicchio e nella scala a scendere.
Non c’è latinismo che possa reggere la tua miseria e intaccare il discorso dell’Uomo Draghi.
Lilli Gruber, prof Canfora che esclami: “Se si è dichiarato liberaldemocratico, allora è inizio buono!”.
Dove la tua alta qualità a comprendere?
Ho scritto a commento del suo intervento al Senato ieri, che mi ha richiamato alla mente Ugo La Malfa, Ciampi, Visentini, Spadolini e simili.
Quelli che furono del Partito d’Azione asciutti e privi di ideologia se non la responsabilità dell’Uomo.
Ci sono stati uomini grandi come e forse più di loro, per esempio De Gasperi, Moro, Berlinguer …, ma questi anteposero l’ideologia all’Uomo e al sapere, alla responsabilità e non vanno comparati.
Sarà pure liberaldemocratico Mario Draghi, ma io ho ascoltato la Passione, l’Eleganza, la Rettitudine, la Responsabilità dell’UOMO.
Capite ominicchi e quaquaraquà?
Lillipuziani?
Discorso e Conclusioni sobri, fattivi, responsabili, onesti di un Uomo.
Potrà sbagliare e anche fallire, ma nessuno può misurarlo col metro della propria miseria.
Con il Nous e l’Intelligenza operativa, fattiva e i Mentana, Gruber, Travaglio e robetta simile …
Dove?
Un dato mio personale e mi scuserete.
Avevo appena rotto con l’Organizzazione Sindacale CGIL anno 1987 ed ero in attesa di un lavoro.
Fui avvicinato dal segretario Provinciale del Partito Liberale, imprenditore capace e duro, antico, il quale m’espose questo suo:
“Michele, io sono un tuo estimatore e dalla sponda opposta ti ho sempre ammirato, ti porterei nella mia azienda e ti affiderei la dirigenza.
Ma temo la tua capacità e la tua forza, e io non sarei più d’essa il padrone.
I miei figli e sono degli inetti.
La mia fabbrica fallirà con la mia morte, ma non posso consegnarmi ad essa prima”.
Furono parole-testamento, alla sua morte la fabbrica fallì e oltre duecento operai persero il lavoro.
Ma l’Italia non è la fabbrica del Liberale vecchio stampo e padrone.
L’Italia è degli Italiani e convincetevi “lillipuziani” e “pennivendoli”, ominicchi e quaquaraquà, Mario Draghi è il tentativo che andava fatto.
Gli italiani non possono permettersi il fallimento dell’Italia che vi agevola.
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 18 febbraio 2021
08:02:41
 
 
 
 

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