giovedì 25 febbraio 2021

Per il nostro cinquantatreesimo anniversario, Tonia

Per il nostro cinquantatreesimo anniversario, Tonia
 
 
Un tratto di tempo, lo stesso, può essere lungo e molto breve.
E ti chiedo, Tonia, quanto sia lungo o breve il nostro di cinquantatre?
Entriamo nel cinquantaquattresimo oggi e il papà tuo ne visse solo cinquanta.
Morì giovane, quanto fu lunga la sua vita, però!
Strappato alla moglie e ai primi due figli dalla guerra, si fece Prigionia e Campo nella Germania nazista.
Fortunato, quanto relativa anch’essa, tornò vivo ai suoi e ancora quattro figli e una vita di duro lavoro.
Combattente nato e sei figlie e la moglie, sette femmine da accudire e nutrire con le sue di bracciante agricolo.
Eroe non celebrato e la morte se lo prese giovane, cinquant’anni.
Al mio anche giovane, cinquantasei e dobbiamo pazientare ancora qualche anno.
La nostra.
Quattro figli e come un canto che si eleva a Dio: Stefania, Leonardo, Barbara e Pamela.
Monica e Riccardo, Carol e Matilde.
A metterli insieme è viaggio lungo e molto.
Di speranze e ansie, paure e gioie.
Preghiere di Padre e Nonno, di Madre e Nonna.
Una storia che ne diventa tante.
La nostra, la loro che è di Noi il plurale che si espande come una Vita autonoma lunga cinquantatre anni.
Il nostro matrimonio patto che con sacrifici e sofferenze, gioie e ansie, preoccupazioni che non cessano mai, stiamo portando in porto, “finché morte non vi separi”.
E mi commuovo di lacrime vere, Tonia.
Incredibile e siamo ancora quei freschi giovani che si promettono.
È stato ieri!
Un giorno lungo cinquantatre anni e sei bella al mio cuore più di allora.
Alla bellezza superba della giovine, quella dimessa della donna che non vuole farsi fotografare perché si vede brutta.
E non sai, non sai, Amore mio, che sei bella!
Bella come mai e mi strappi il cuore.
Commosso, buon anniversario Tonia.
Vorrei la nostra unione ancora lunga e d’amore com’ora carca, ma una preghiera al Dio delle cose: che sia io ad andarmene per primo.
“Ho paura”, paura del mondo senza di te.
Buon anniversario a Noi e alla nostra Storia insieme, Tonia, che allo sguardo è lunga quanto un battito di ciglia.
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 26 febbraio 2021
07:09:48
 
NB
Le foto a ritroso: ora, circa dieci anni fa, una ventina, forse quaranta o giù di lì e il matrimonio.
 
 
 

 

sabato 20 febbraio 2021

La Mattina

La Mattina
.
.
.
.
.
La stessa.
Queta ne l’odori e Lui,
l’eterno è lì.
Il Padre dietro l’angolo
a recita de l’uguale …
sì il respiro a Dio alza
prece mentre l’occhio.
Ne la bruma le nari
vellicano il ricordo e
niuno, niente muove
l’immobile.
Al fanciullo al pascolo
il vecchio e
si ripete copia, d’allora
respirando sale.
.
.
.
.
Michele Cologna
San Severo, domenica 21 febbraio 2021
07:26:10
.
.
.
Copyright© 2021 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.
 
 
 

 

mercoledì 17 febbraio 2021

Il minuscolo e i lillipuziani

 

Il minuscolo e i lillipuziani 
 
 
Chi è Mario Draghi?
È di Destra o di Sinistra?
Socialista, Liberista, Aristocratico, Boiardo, Banchiere …?
Un vecchio adagio popolare e colto, “Il più conosce il meno”, il contrario è impossibile.
Può da un popolo di Minus essere compreso un Maior?
No!
E i latini lapidari, Ubi maior, minor cessat.
Ma non è possibile in un mondo di lillipuziani che non si tenti di legare con i propri Gulliver.
Enrico Mentana, ex giovane mitraglia, tu sei nato servo di Craxi, poi ti sei fatto schiavo di Berlusconi e poiché sei nato in livrea, dopo magnificatore del Buffone e il suo movimento.
Io non sono devoto a Nessuno e ho filo da e per tessere.
Meno che mai adulatore.
Mario Draghi ha parlato da Uomo.
Da Galantuomo e Responsabile.
E tu non puoi comprendere l’uomo perché sei ominicchio e nella scala a scendere.
Non c’è latinismo che possa reggere la tua miseria e intaccare il discorso dell’Uomo Draghi.
Lilli Gruber, prof Canfora che esclami: “Se si è dichiarato liberaldemocratico, allora è inizio buono!”.
Dove la tua alta qualità a comprendere?
Ho scritto a commento del suo intervento al Senato ieri, che mi ha richiamato alla mente Ugo La Malfa, Ciampi, Visentini, Spadolini e simili.
Quelli che furono del Partito d’Azione asciutti e privi di ideologia se non la responsabilità dell’Uomo.
Ci sono stati uomini grandi come e forse più di loro, per esempio De Gasperi, Moro, Berlinguer …, ma questi anteposero l’ideologia all’Uomo e al sapere, alla responsabilità e non vanno comparati.
Sarà pure liberaldemocratico Mario Draghi, ma io ho ascoltato la Passione, l’Eleganza, la Rettitudine, la Responsabilità dell’UOMO.
Capite ominicchi e quaquaraquà?
Lillipuziani?
Discorso e Conclusioni sobri, fattivi, responsabili, onesti di un Uomo.
Potrà sbagliare e anche fallire, ma nessuno può misurarlo col metro della propria miseria.
Con il Nous e l’Intelligenza operativa, fattiva e i Mentana, Gruber, Travaglio e robetta simile …
Dove?
Un dato mio personale e mi scuserete.
Avevo appena rotto con l’Organizzazione Sindacale CGIL anno 1987 ed ero in attesa di un lavoro.
Fui avvicinato dal segretario Provinciale del Partito Liberale, imprenditore capace e duro, antico, il quale m’espose questo suo:
“Michele, io sono un tuo estimatore e dalla sponda opposta ti ho sempre ammirato, ti porterei nella mia azienda e ti affiderei la dirigenza.
Ma temo la tua capacità e la tua forza, e io non sarei più d’essa il padrone.
I miei figli e sono degli inetti.
La mia fabbrica fallirà con la mia morte, ma non posso consegnarmi ad essa prima”.
Furono parole-testamento, alla sua morte la fabbrica fallì e oltre duecento operai persero il lavoro.
Ma l’Italia non è la fabbrica del Liberale vecchio stampo e padrone.
L’Italia è degli Italiani e convincetevi “lillipuziani” e “pennivendoli”, ominicchi e quaquaraquà, Mario Draghi è il tentativo che andava fatto.
Gli italiani non possono permettersi il fallimento dell’Italia che vi agevola.
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 18 febbraio 2021
08:02:41
 
 
 
 

domenica 14 febbraio 2021

Prova ontologica della vacuità dell’Ordine

 

Prova ontologica della vacuità dell’Ordine
 
 
L’ordine affascina da sempre ogni uomo, governo e potere.
La Destra, ogni destra, anche quella più liberale l’accampa propria essenza e non celato fine.
L’Ordine per regolare la vita da qualsiasi punto di vista la si osservi, e dare al vivere stabilità e senso.
Sembra il massimo a cui possa aspirare il vivere in tutte le sue manifestazioni.
Se interroghiamo, la cultura antropologica, la storia, la religione, ogni religione, l’Ordine è il filo rosso che sottende il tutto.
Che sia Ordine di Dio, dell’Uomo, delle Cose.
E invece, l’Ordine è la Morte perché nega la Vita in sé.
Come, direte e penserete tutti?
Sembra un’affermazione folle, è vero?
Invece e banalmente, pensate ogni vita che nasce e la sua presenza a rompere l’ordine preesistente al suo arrivo.
Può essere un figlio, una pianta, una bestia, un’azione, un gesto, un pensiero.
Una unione.
Manifestazioni di vita che rompono l’ordine consolidato.
Non vi sembra di ascoltare il regno dell’oro perduto, la cacciata dall’Eden, il peccato?
E se una unione figlia, chi si porta la responsabilità dell’ordine rotto?
Ecco il peccato di genere.
Mi fermo e spero che continuino i lettori e le amicizie, io solo per dare il Buongiorno.
Un buongiorno carco di senso, nasce e sentiremo i primi vagiti del nuovo Governo.
È arrivato a rompere un ordine che noi tutti, tutti abbiamo pensato penoso.
L’ordine è la morte sempre perché è la negazione della vita che è disordine.
Il disordine va governato e l’inclusione è la ratio.
Cioè, la Sinistra che non osta la natura, ma la governa assecondandola.
Ancora buongiorno a tutti e alla vita sempre.
 
Michele Cologna
San Severo, lunedì 15 febbraio 2021
07:21:22
 
 
 
 

sabato 13 febbraio 2021

episteme

episteme
.
.
.
.
.
ascolto
sassi e terre acque
caverne
muri e crepe legni
arredi
gorgoglii sospesi e
disarticolati
 
ascolto …
 
sono cammini passi
di tempo a tagliare
gutturali suoni ragli
empatici
filiazioni a reggere
sanguinoso pugnar
in armi e preci lai
 
ascolto e
 
comparo il mio sono
il discontinuo eterno
de li eserciti il pavido
e l’indomito truce re
senza regno
erede d’ogni sapere
azione e gesto
 
l’eterna falsa verità
.
.
.
.
michele cologna
san severo sabato 13 febbraio 2021
08:15:22
.
.
.
Copyright© 2021 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.
 
 
 

 

giovedì 11 febbraio 2021

Gli inconsolabili …

Gli inconsolabili …
 
 
Non troverete su alcun quotidiano il contenuto di questo mio.
Non si dice, no!
C’è solidarietà nella miseria.
E la nostra informazione è davvero miserrima.
Marco Travaglio non si dà pace.
Gli hanno sottratto il giocattolo, il governo Giuseppe Conte.
Lo segue a ruota anche se poco più sobrio, Antonio Padellaro.
Poi c’è Enrico Mentana più scafato e subdolo, va di padrone in padrone e fu Craxi e poi Berlusconi, ora Conte e il nemico sempre la Sinistra, ora Zingaretti.
Lilli Gruber e potremmo la vedova astiosa.
Non si dà pace e gli manca Conte.
Ha perduto l’amore.
Non hanno il coraggio d’esternare il forte dolore e si camuffano, meno bravo il livoroso Marco Travaglio, la mostra tutta.
E sputa veleno.
Si sente tradito da tutti, ma non sopporta quello di Grillo.
Il Buffone che lui ha “Fatto” verità.
Draghi ha sparigliato le carte e ha fatto vittime senza ancora battere ciglio.
La competenza è nemica dichiarata di ogni affabulatore e bugiardo.
Il Presidente del Consiglio incaricato può non piacere, ma certo alcuno, nemmeno Marco Travaglio, gli può negare competenza e rettitudine.
E il suo progetto?
I decerebrati mentali al governo?
Da vampiri a donatori di sangue … se ne accorgeranno!
Ieri sera in veste di cantante e le parole di Renato Zero.
Un po’ di pena in verità, l’ho provata.
L’ultimo bolscevico e cade per una congiura di palazzo.
Eravamo con “Giuseppi” nel migliore dei governi possibili e cose giuste e belle fatte.
Pangloss.
Chicca di Mentana e il disagio dei Pentastellati al governo con Draghi e poca cosa di fronte a quello del PD e Zingaretti.
Sono costoro i veri bastonati dal governo Draghi.
Debbono ingoiare la Lega di Salvini e il Presidente Mattarella se lo si ascolta non vale il sacrificio.
Quasi, quasi dobbiamo rivalutare Vespa che per squallore brilla di meno.
Nemmeno l’informazione nemica dei mangia bambini e dei servi d’America.
C’era il giornalismo militante che tale si dichiarava.
Ora c’è il “Fatto” che si estrinseca nella oggettività livorosa di Marco Travaglio e Padellaro, quella scafata de “La7” di Mentana e astiosa della vedova Lilli.
Tutti gli altri per costoro, la disinformazione organizzata che per amore di verità, non è proprio destituita di ogni fondamento.
Buon lavoro a Draghi e non da un fan, da uno che non ne può più di grillini e Lega, Berlusconi e voci stonate, di una stampa fallocca.
 
Michele Cologna
San Severo, venerdì 12 febbraio 2021
08:01:38
 
 
 
 

 

mercoledì 10 febbraio 2021

Il Quesito …

Il Quesito …
 
"Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica, e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?"
 
Oggi il Popolo dei Cinque Stelle è chiamato a dare risposta democratica ai propri Dirigenti e Parlamentari su come muoversi, cosa fare di fronte al “Nemico” Presidente del Consiglio Incaricato, Mario Draghi.
In che maniera?
Miracolo della Democrazia Diretta, a rispondere al quesito sopra riportato.
Per chi ha un poco d’istruzione, quando la risposta sta nella domanda si dice è quesito, domanda Tautologica.
Come chiedere se un triangolo è trilaterale.
Che la somma degli angoli interni di un triangolo è pari a 180°.
Per la senatrice Barbara Lecci del Movimento 5Stelle, invece, un angolo giro è di 370° gradi e non come erroneamente si dice “in giro”, di 360°.
Come sant’Anselmo, Dio esiste in quanto l’esistenza è una proprietà implicita nel concetto e nella definizione di Dio.
Vari esempi e ognuno tragga in base alla propria cultura e credo la prova di democrazia diretta e il senso, il significato.
Un vecchio adagio e popolare afferma, “La mamma dei cretini è sempre incinta”.
E numeroso è stato il popolo di 5Stelle.
Molto meno adesso e non sappiamo se coloro che l’hanno abbandonato si siano emancipati, oppure passati ad altra fede.
Non ci interessa se non nella presa e come si dice “per il culo”.
Nessuno in democrazia dovrebbe prendere per i fondelli il proprio simpatizzante, il proprio elettore, il proprio attivista.
Ma questa regola aurea non vale per chi fonda il proprio essere sul “vaffa” come credo e dio.
Beppe Grillo è lo spietato esecutore della dabbenaggine dei propri adepti.
Ricordate l’ora salvatore della patria e statista Berlusconi?
Nell’informativa ai suoi neofiti “della scesa in campo” raccomandava, “Gli elettori vanno trattati come bambini di otto, nove anni perché questo è il loro quoziente intellettivo”.
Con il buffone e corruttore sociale e civile Beppe Grillo, siamo scesi d’età.
E il quesito sta nella caramella drogata.
Perché ne parlo se non me ne frega niente?
Voglio e auspico che il Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi formi il governo, quindi?
Grillo offende l’Uomo è questo fa male anche a chi da lui mai potrà essere offeso per cultura e sapienza, senso e civiltà tout court.
Offende le Istituzioni con la sola presenza trattando queste come il palco delle sue recite che a me non hanno mai fatto ridere.
Destabilizza civiltà e democrazia rendendole guscio vuoto e manipolabile.
Diseduca alla responsabilità consapevole.
Come i Mentana, i Travaglio, i Conte e i tanti deficienti che ridono e s’inchinano al Buffone.
Draghi appoggiato da Grillo?
Meglio, meglio dal falso Salvini che si converte come Paolo sulla via di Damasco.
Non è cosa buona il Movimento nel Governo Draghi anche se in Parlamento è maggioranza relativa.
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 11 febbraio 2021
08:34:28

https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10224664945282085 

https://www.facebook.com/michele.cologna 

 

venerdì 5 febbraio 2021

mattina a lo specchio

mattina a lo specchio
.
.
.
.
.
vero come il buio de le
tenebre
sì de la luce il falso e l’e’
langue
verità di niuno pe’ saldi
aggregati d’arbitrio a la
costante variabili
tale è il tempo d’esso il
nuovo e al giorno ei già
muore
e la diva più porge a lui
la parola mendace
.
.
.
.
michele cologna
san severo venerdì 5 febbraio 2021
07:10:57
.
.
.
Copyright© 2021 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.
 
 
 

 

mercoledì 3 febbraio 2021

Freddezza a Draghi

Freddezza a Draghi
 
Mia nonna materna era solita citare l’adagio, “Il povero è pezzente, perché perde la messa e bestemmia i santi”.
Quanta verità e saggezza ci sia in questo detto popolare, e tutti, proprio tutti potranno scoprirlo riflettendo.
Questa sarà proporzionale alla cultura, la saggezza, il senno di ognuno.
Cum grano salis.
Il Presidente della Repubblica Mattarella, in un discorso come non se ne sentivano da prima della sciagura Craxi e del filosofo di Avellino De Mita, lancia l’allarme: l’Italia è al disastro.
C’è qualcuno che possa negarlo?
Nessuno.
In questo immane disastro la Babele politica e di competenze.
Può negarlo qualcuno?
Non mi sembra.
Ebbene, il Presidente della Repubblica pensa e chiama l’uomo italiano più apprezzato e capace nel Mondo per salvare dalla catastrofe il Paese.
Tutti, tutti e nessuno escluso, dovrebbero giubilare per l’intelligente chiamata del Presidente della Repubblica e sperare che l’Uomo accetti.
Lucio Quinzio Cincinnato, al secolo Mario Draghi, accetta.
Il nemico, il barbaro sta per espugnare Roma e non c’è migliore condottiero.
Cosa fa il Popolo italico?
Si schiera col nemico, il barbaro.
Coloro che hanno minato alla base la Repubblica Italiana.
Facciamo i nomi?
In ordine di grandezza e danni: Berlusconi, Grillo, Renzi, Salvini, Meloni, Di Maio, Conte …
Potremmo inserire tutta la fauna politica italica e non se ne salverebbe nessuno o quasi.
Questi miserrimi aizzano contro e lottano il Condottiero.
Il Popolo tra Gesù e il Ladrone, salva sempre quest’ultimo.
Gli somiglia di più.
Torniamo all’adagio della mia saggia nonna materna.
“Il Povero è Pezzente, perché perde la Messa e bestemmia i Santi”.
Il buffone Grillo?
Ma che Popolo siamo noi italiani?
I nostalgici Salvini e Meloni?
E il Popolo italiano “brava gente” e non aveva aderito alle leggi razziali e nascosto gli ebrei. Schifose menzogne e la storia sta rendendo giustizia al vero.
La Sinistra e i Democratici?
Come i guardiani stolti che sbarrano le porte delle stalle a buoi scappati.
Un ominicchio e forse Sciascia scenderebbe più in basso nella identificazione, Conte da preferire a Draghi?
Capite perché le Competenze si tengono lontane dalla politica e dal governo italici?
Un Popolo povero che diventa Pezzente perché per negligenza sua perde di presenziare all’ascolto della Messa che onora i Santi.
Meditate, meditate, Popolo.
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 4 febbraio 2021
07:10:48
 
 
 
 

 

La Pozzanghera

La Pozzanghera
.
.
.
.
.
Tu pozzanghera!
Un riflesso.
Specchio de il vero.
Come a dire … la vita e Dio, il Cielo e la Terra io.
Qui stanno.
State.
In quest’acqua che non bevete.
Ne lo scarto dove non ponete le mani.
E miseri, vi erigete sopra la genitrice.
In me la vita, in me state voi.
Ai limiti …
Periferia di questo mondo “screziato” voi.
E non date lustro a la dimora.
.
.
.
.
Michele Cologna
San Severo, venerdì 3 febbraio 2017
.
.
.
Copyright© 2017 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.
n. d. a.
La lettura della nota “Pozzanghere” dell’amata amica Daniela Ferraro e il commento.
Una riflessione trascurata e questa mattina l’opportunità.
Ho scritto.
Credo possa suscitare pensiero e interesse.
Non volevo mancare l’annotazione e ringraziare Daniela.
A tutti i lettori, alle amiche e agli amici, a Daniela con molto affetto e stima.
Grazie.
.
.
.
 
 
 

 

martedì 2 febbraio 2021

FINALMENTE …

 

FINALMENTE …
 
Cessano le voci stridule.
Sgradevoli.
Le parti in lotta, una tregua.
L’Italia e gli Italiani, prima.
Mattarella e Draghi.
Le COMPETENZE al GOVERNO.
Ora i cittadini potranno osservare e comprendere.
C’è la ciambella di salvataggio e se sapremo essere accorti e avremo la pazienza di attendere, forse i nostri figli e nipoti vivranno in un Paese normale.
Potranno finalmente capire l’Europa e la forza dello stare insieme.
Ho dormito questa notte e al risveglio un ritornello del vecchio bambino della prima elementare.
 
Chiccolino dove vai?
Sotto terra, non lo sai?
E lì sotto non fai nulla?
Dormi solo nella mia culla?
E se tanto dormirai, chiccolino che farai?
No, una spiga metterò, tanti chicchi ti darò!
 
È ingenua e del bambino "della prima elementare".
Che pace però, riesce a infondere.
Mattarella ha seminato e il Chicco e Draghi.
Che la terra dei cittadini gli dia il tempo di spigare.
Saranno copiosi chicchi.
Il Silenzio non è vero che sia d’oro.
Qualche volta è necessario, pero.
Ora tutti a lavorare e pregare in silenzio.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 3 febbraio 2021
07:42:09
 
 
 
 

adolescenza d’una tarda mattina …

 

adolescenza d’una tarda mattina …
.
.
.
.
.
assenza senza ritorno tu
e invece la tua sostanza
profumo espanso di ieri
penetrando con l’alba la
mattina presenzia
de il vecchio riempi tempo
e narici
palpitante cuore d’amore
sfiorato con dita ingenue
un bocciolo di tenue rosa
e
l’orli e l’occhio gemevano
l’innocente colpa
il piacere fanciullo vigilava
confuso e rosa rosae
al libro in attesa “coronato”
e non era un participio
.
.
.
.
michele cologna
san severo giovedì 2 febbraio 2017 - 07:59:23 –
.
.
.
Copyright© 2017 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
.
.
.
 
 
 

Come a dire … il genere

Come a dire … il genere
 
 
E sono tre!
Una discreta successione e il senso.
I social e tutti si allenano a spendersi come se non fossero la realtà.
Certo è difficile ammetterlo, fanno un po’vergognare.
E ognuno dà la propria ricetta e motivazione e gli altri.
Noi, come non fossimo per il prossimo l’altro, pontifichiamo.
Tenterò di salvarmi se mi riesce.
Mica sono pochi quattordici anni e qualcosa ho imparato.
Scrivo e sono vittima designata.
Non facile in verità, anche se so difendermi.
I primi tempi terribili e non so con chi non abbia litigato.
Anche in maniera furibonda ed era pane quotidiano.
La selezione che quasi sempre opera da sola, ha quietato lo stare.
Scrivo e di tutto e il mio diario è libero, aperto a chi vuole e passa.
Come colui che semina, raccolgo il frutto.
Non abbondante in verità, c’è troppo terreno non fertile e io ho parola pesante.
Però e i nemici e gli avversari di una volta, i maschietti gelosi e le donnicciole innamorate, no più.
Meno vivace senz’altro, ma gli anni e la tranquillità è cercata.
Sono Uomo-Parola e scrivo, mai domito nel senso, la civiltà, la cultura e seguito.
Il pubblico femminile molto più attento e capace, civile.
Culturalmente più attrezzato.
Onore alla verità che solo l’ottusità maschile nega e ne paga il costo.
La considerazione.
Come all’inizio, tre casi in successione e le protagoniste femmine.
Incontro sulla Home una frase che lasciata a sé è discutibile assai.
“Se gli uomini fossero belli ed intelligenti, si chiamerebbero donne.”
Postata da un’amica, A. M. e intervengo.
Sul post si leggeva di tutto e misoginia, omofobia e quanto d’altro.
Intervento pacato, auspicavo la contestualizzazione della citazione che fuori dal perimetro teatrale, nel quale aveva preso vita, era di certo inopportuna e sgradevole.
La signora A. M., scrittrice e poetessa pluridecorata, mi risponde che non potevo capire perché io maschio.
Ho cercato di argomentare e la signora scivolando nel ridicolo, toglie i miei commenti.
Protesto dicendo che un intervento non si può cancellare perché è proprietà intellettuale di chi scrive, e la signora toglie il post e anche sé dall’amicizia.
Secondo caso.
Un panegirico al Presidente del Consiglio Conte e non di testa, ma di utero innamorato.
L’amica C. B., che conosco da tempo, donna tranquilla, pure nella sua mania narcisistica per la sua bellezza e della propria famiglia.
Vanesia, ma tutto sommato accettabile.
Dico commentando il suo post, come diventa Presidente del Consiglio il suo innamorato, e la storia che non è stata proprio molto per la quale politicamente e individualmente.
Sparisce il commento e mi arriva un messaggio in privato, dove confermandomi amicizia e cara, crede sia suo diritto cancellare qualsiasi scritto non in sintonia con il suo pensiero.
Non ho parola di fronte a tanta ignorante arroganza civile e culturale e tacendo la tolgo dalle mie amicizie.
Tre e ultima.
La signora A. A., in un mio post mi accusa di plagio.
Le chiedo spiegazioni e prova che non arrivano e segnala le mie richieste a Facebook.
Fine.
Ho pensato sempre il Femminile il meglio della nostra cultura e storia.
Antropologicamente nessuno può negare a questo genere il meglio della qualità Uomo.
E la separatezza nella misoginia culturale le dava grandezza.
Sono caduti molti tabù ed evitazioni e meno male si va verso la parità di genere.
Vi sembra il meglio copiare l’indecenza tutta maschile?
La libertà è palestra alla quale bisogna educare mente e azione, il gesto.
E la brutta copia del maschile arrogante non è proprio un bel modello.
Forse la libertà ridona l’uomo alla bestia al di là del genere?
Non voglio crederci, sarebbe sconfitta senza alcuna attenuante.
La femminilità che fa proprio il peggio della mascolinità.
 

 

lunedì 1 febbraio 2021

Ne l’angolo a leccar ferite

Ne l’angolo a leccar ferite
 
***
Sono stanco, mi sento stanco.
Pigro e demotivato.
Un cane bastonato nell’angolo a comprendere il dolore che non sente.
Quasi una sospensione.
Reticenza, il discorso interrotto.
Aposiopesi con Platone e a immaginare con Menandro.
Non ho forze e il cuore pedagogico s’arrende.
Un turpiloquio e non è una commedia di Aristofane.
Socrate ha già consumato il delitto.
Langue e lo sguardo si perde a scrutare …
Una speranza a lui.
Per leccarsi le ferite.
 
MC