venerdì 15 marzo 2013

Reiezione domanda di Pensione

Quando uno Stato di Diritto perde la caratteristica del diritto come certezza di vita e dell’etica della legge come condizione di condivisione della civiltà, quello Stato si è trasformato nella peggiore delle Tirannie.
Quando hai un tiranno accertato, dichiarato puoi sempre schierarti dalla sua parte e goderne da suddito, da servo i favori e privilegi.
E se subisci un torto, sai a chi rivolgerti e con la supplica ottenere il risarcimento o almeno la benevolenza.
In una realtà di diritto dismesso a favore di una Casta di pezzenti, di furbi, di dritti, di affamatori insediatisi nelle istanze democratiche, anche il ruolo di servo, di suddito, di fedele ti è impedito.
Ti trovi sempre di fronte a realtà che comprendono le tue ragioni, ma è la legge!
Una legge astratta, scriteriata, senza contrappesi di poteri terzi perché svuotati di ogni efficacia, e tu non più soggetto giuridico, ma appeso alle bizzarrie del potere.
Al capriccio di chi governa e alle sue necessità per supportarlo nella tirannia.
Questo è accaduto in Italia!
Degli abusivi del diritto, dei dritti, dei pezzenti affamati hanno occupato lo Stato e hanno fatto scempio di ogni diritto.
Con Monti e chi l’ha sorretto, Capo dello Stato in testa, ancora più che con il miserabile per antonomasia Berlusconi.
Per non fare discorsi astratti, i fatti.
Pattuisco con l’INPS il versamento di contributi volontari per circa centomila euro da versare in tre anni a date ben definite e tassativamente entro il marzo 2013, data della mia andata in pensione.
Presento la domanda, mi viene respinta perché non ho l’età per andare in pensione.
È intervenuta nel frattempo una legge che sposta l’età della vecchiaia, non più sessantacinque anni, ma sessantasei e tre mesi.
Il patto stretto tra il sottoscritto e l’INPS?
Carta straccia, parole al vento!
Bene, non voglio più la pensione, visto che avete rotto il patto, ridatemi i miei soldi!
Non posso avere i miei soldi indietro e non ho neanche la possibilità di rivolgermi alla giustizia ordinaria con procedura d’urgenza perché non c’è istituto giuridico che contempli una tale evenienza.
Dovrei intentare un giudizio ordinario con i tempi biblici della giustizia, e sobbarcarmi i costi iniziali per me insostenibili.
Ho subito uno scippo e non ho alcuno a cui potermi rivolgere.
Debbo stare alla benevolenza dello scippatore Stato, il Ladro, il Bandito vestito da Istituzione, se mi vuole restituire almeno una parte di ciò che mi ha tolto con il subdolo inganno …
E non c’è giudice a Berlino.
Giorgio Napolitano, Monti, Bersani, Berlusconi e quanti altri dell’indecente compagnia è giustificato se io imbraccio il fucile?
È nel mio diritto abbattere il Ladro?
E se la mia mente vacilla vado nella sede dell’INPS, e direttore in testa faccio una strage?
Non voglio più la pensione e perdo tutti i contributi versati, voglio solo indietro i miei soldi che mi avete scippato!

PS
Spero nella denuncia di qualche Autorità che legge questo scritto. Voglio pagare il fio delle mie offensive affermazioni e le intenzioni di strage.
Anche nel suggerimento di qualche esperto avvocato, magistrato che mi legge.
Faccio ancora appello agli stupidi di astenersi da qualsiasi commento non in tema. Il silenzio è d’oro.


Michele Cologna


https://www.facebook.com/notes/michele-cologna/reiezione-domanda-di-pensione/10151467266867480

 

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