L’Immanente
Ed era il Padre Eterno.
Il Padre Eterno era Dio.
Dio era pane e acqua, carestia e ringraziamento.
E l’uomo al mattino baciava la Terra: “Dio, non peggio” e segnandosi, copriva la testa.
Dio era le cose e le cose la terra.
I frutti della terra il dono di Dio.
E Dio distribuiva e nella distribuzione c’era la memoria dell’operato e il merito.
Operosità e timore.
Timor di Dio e rispetto.
Le cose avevano l’anima e nel nome la dignità.
L’oltraggio offesa a Dio e la sua vendetta.
Dio “paga sempre” e l’attesa fardello.
Il fio obolo.
Questo era.
E in unione Uomo e Dio, Terra e Frutto, le cose…
Tutto camminava il senso.
E il senso fatica e dolore, sudore amaro e malattia.
Fortuna.
Gioia e ricompensa, a volte.
E l’uomo scopriva il capo, baciava il dorso della mano e con il bacio toccava terra e rendeva grazie al Padre Eterno.
Ormai sera e il letto riposava il giorno.
La notte la fatica e l’alba attendeva.
Era…
Michele Cologna
(San Severo, giovedì 10 gennaio 2013)
Copyright© 2013 Michele Cologna
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