sabato 25 febbraio 2023

26 febbraio 1968, 26 febbraio 2023

26 febbraio 1968, 26 febbraio 2023
 
Per non sbagliare, sono ricorso alla calcolatrice.
Il risultato è 55, cinquantacinque.
In cifre e in lettere.
Ora gli assegni non si fanno più, ma noi siamo vecchi e quanti con la data.
Sì, era vietato, ma si rilasciavano!
E anche le banche che vietavano la post datazione, li accettavano.
In pagamento e non allo sportello.
Nel riservato dell’ufficio, soli con il direttore o il funzionario incaricato.
Per fortuna la nostra, Tonia, non porta scadenza.
Non ancora almeno.
E, non posso tacerlo, il paragone che si fa strada da solo e con forza mi obbliga.
Il tuo Papà ha lasciato la vita terrena a cinquant’anni.
Il mio, più fortunato, a cinquantasei.
Noi di matrimonio cinquantacinque.
Sono tanti, nevvero?
Non poniamo limiti e alla Provvidenza e alla Fortuna, ma gli anni stanno lì e noi con loro.
Il pensiero che cerco inutilmente di scacciare è, mai un festeggiamento nella classicità dell’evento.
Il rinvio sempre.
Con quattro figli non raggiungi mai la tranquillità e il benessere necessari.
Di anno in anno e alle nozze d’argento.
Poi a quelle d’oro.
Ora queste dei cinquantacinque e leggo, che siano di smeraldo.
Ci siamo.
Non sappiamo dell’appresso, ma il rinvio ha dominato e ancora.
Paghiamo il conto della partenza, la celebrazione in casa.
Essenziale e breve come la necessità in Chiesa.
Castigata?
No, io così ti ho amata!
Essenziale come il Segno di Croce.
Il Respiro.
I vecchi piangono e le mie che si portano gli anni sulle spalle, scendono silenziose e solcano le gote.
Mi danno anche la libertà di scrivere, Tonia.
Non intralciano più l’occhio.
Come manco il nascondimento e la vergogna …
Sono lacrime d’amore.
Amore lungo d’anni che si fa sembianze di volti assenti.
Di senso mai smarrito e sufficiente come un destino.
Volontà alta che d’ogni sentimento ci ha resi quello che oggi noi siamo.
Fragili e forti.
Pronti e piegati alla vita che, tutto sommato, non è stata matrigna.
Neanche benigna, forse, ma la sera la nostra mano alla buona notte e lo spegnimento della luce, si cerca ancora.
L’interrogativo m’è compagno e mi porta al sonno.
Al mattino la sorpresa.
Una volta con figli e nipoti …
Tutti, come un appuntamento preso a prestito, ma anche dato.
Senza merito, honoris causa.
Casuale, sì!
Forse abbiamo scelto nel passato, una data impossibile, Tonia.
Lontananza e lavoro.
Sarà però, giubilo di parole e Stefania, Barbara, Pamela.
Monica e Riccardo.
Non ci sarà lui, l’altro e i figli, ma è sua scelta che subiamo.
Giogo.
Umiliazione e sconfitta di battaglia ignota.
Non voluta e mai combattuta.
Buon anniversario a noi e grazie alla vita, Tonia.
 
Michele Cologna
San Severo, domenica 26 febbraio 2023
05:46:57

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