lunedì 8 agosto 2022

C’era una volta … l’analisi logica

C’era una volta … l’analisi logica
 
Chi è vecchio come me, e i genitori hanno optato per le scuole medie e non per l’avviamento, sa che c’era una volta l’analisi logica.
Era materia a sé e fondamentale.
Per il latino e la lingua italiana.
Maggiormente per la sintassi che nella consecutio temporum si completa.
Per chi è fuori, digiuno, la lingua è una struttura.
Sì, deve reggersi per sé!
Come una qualsiasi cosa che deve stare in piedi, animata o inanimata.
Non si studia più se non nei licei, ma all’acqua di rose.
I risultati li vediamo, sono sotto gli occhi di tutti.
Ma molti occhi più vedono.
Sì, vedono senza vedere per incomprensione.
Come io sono un analfabeta dell’immagine che non ha sintassi e logica, così la maggior parte degli uomini è analfabeta per assenza di sintassi e logica della parola.
Il guaio che si fa disastro.
E siamo a ciò che leggiamo e ascoltiamo.
Ai comportamenti che si fanno legittimi nell’assenza totale di struttura e ratio.
Cultura, Storia e Sacro, Civiltà e Diritto.
Non esiste più l’uomo antropologico che può sembrare una contraddizione, ma è un’evidente realtà.
Il riscontro sta nel vivere quotidiano per chi ha categorie per comprenderlo.
Le categorie mentali che sono chimica che si struttura con la conoscenza.
È declino!
Per tanti, libertà!
Ma la libertà senza categorie cos’è?
La bestia.
L’uomo/bestia.
Il somataro.
Questa figura, quando il mondo si reggeva sulla struttura dell’insieme avanti spiegata, era il Narciso.
Narciso muore affascinato dalla sua figura.
Un ego che trova ragione e causa solo in sé.
Sordo e ignorante per incapacità a comprendere.
Nella società dell’immagine che non ha per assenza culturale, logica e grammatica, sintassi e struttura, come si può giustificare la rappresentanza?
Semplicemente impossibile.
Resta solo la possibilità di mettere in mostra se stesso – la soma - e chiedere a chi gli somiglia l’assenso.
Vi è chiara la fauna politica?
Quella giornalistica?
Di più quella che si pensa cultura e si fa teatro, cinema, canzone e ricreazione?
La fauna social?
Siamo allo scempio e non sfioro la sfera dell’educazione familiare che è tragedia senza rimedio.
Può l’uomo, è ancora in tempo a porre rimedio?
Una speranza che deve farsi obbligo in coloro che ancora al discernimento affidano il Senso.
 
Michele Cologna
San Severo, lunedì 8 agosto 2022
09:33:20




 

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