sabato 14 maggio 2022

Questi

Questi
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Non cambieranno il mondo e sveglieranno coscienze.
Questi.
Ma navigheranno i cieli e come canto antico,
cammineranno il senso.
“Ohi fratello mio, ohi fratello, ohi fratello …”
Il capo dondolava pazzo al capezzale.
“Il risparmiatore della casa mia, ohi fratello, ohi fratello …”
Il bimbo ascoltava e immobile piangeva le lacrime.
La perdita alimentava la vita e l’Uomo regnava.
Gloria al Padre e la Madre, il Figlio che è l’Unione.
Il Verbo aveva il Tempo.
Presente, Passato e Futuro.
Il primo si nutriva del secondo e alimentava il terzo.
E l’Eterno abitava l’Identico ne la discontinuità del sempre.
Ora Tu che hai rotto il Patto scacciandolo, sappi.
Egli s’è ritirato e il Vitello d’oro l’ha soppiantato.
Immobile e Statuario, Elegante e Fine costui,
nella fissità senza storia e tempo, dominerà Te e i Figli tuoi.
E Niente de l’Antico Sacro governerà più l’Ente.
Il Nulla annichilirà l’Entità e de l’Uomo l’Eterno cesserà.
E tu, ne la balera de la vita, danzerai de l’escatologia il Vuoto
… e il figlio.
Il Figlio bandirà la morte, e la zavorra tua inanime sorridente
e gaio, egli al fuoco lustro de la caienna consegnerà.
La nenia de la prefica, Mamma e Moglie, Amante e Sposa,
Figlia, mai più solcherà l’udito.
E Dio ne l’abbandono consegnerà lo scettro e più a le parole:
“Ohi fratello mio, ohi fratello, ohi fratello”
“Il risparmiatore della casa mia, ohi fratello, ohi fratello”
muoverà con lo sguardo pietoso il comando.
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Michele Cologna
San Severo, sabato 14 maggio 2016
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Copyright© 2016 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
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