sabato 1 gennaio 2022

“Se”

 

“Se”
 
 
Sì, proprio il “se” congiunzione!
All’inizio di frase e con il congiuntivo, esprime un desiderio.
Un augurio.
Se io mi percepissi, mi adopererei, mi azionassi apodosi di una protasi!
Non diventerei ipotetico?
Non raggiungerei il senso del possibile che non è mai assoluto?
Pensate che rivoluzione!
Un “se”.
Non ho più certezze e prima di pensare, muovermi e azionarmi, s’aprirebbero un’infinità di possibilità.
E sarei il possibile e non il certo.
Padre, genitore possibile.
Marito, figlio, amico, fratello, cittadino …
Una serie infinita di possibilità, tante quanto lo scibile umano.
Io resterei proposizione principale, ma sarei in correlazione con una subordinata condizionale.
E vi sembra poco?
Il Marchese del Grillo non avrebbe mai potuto pronunciare la frase che lo confermò alla storia: “Io so’ io … e voi non siete un cazzo!”.
Un Putin, Erdogan, Orban, Salvini, Renzi, Berlusconi, Grillo, Conte …
Lista infinita tanta quanti miliardi di uomini.
Di maschi e non ci sarebbe più uno a maltrattare femmina.
Vecchi e bambini, il fratello.
“deh, se quel disio Si compia che ti tragge a l’alto monte, Con buona pïetate aiuta il mio! “(Dante)
Ma poi, non era la protasi la parte introduttiva dei poemi classici a seguito dell’invocazione di una divinità?
Nella logica filosofica, la premessa,maggiore o minore,del sillogismo?
Pensate gli uomini tutti, maschi e femmine, bambini e vecchi.
Insomma Tutti “protasi”, cioè poeti, filosofi, semantici di verità possibili.
Nessuno più apofantico e non ci sarebbero verità acclarate e per sempre, come le bugie e le aspirazioni.
Un mondo in “se”.
Se il 2022 non fosse come il 2021, apodosi, tutti gli uomini sarebbero felici, protasi.
Che ve ne pare?
Non sta a noi e in quel “se”?
Buon anno 2022 a tutti amiche, amici e lettori.
Anche a chi io …
Sì, a quelli che state pensando!
 
 
Michele Cologna
San Severo, sabato 1 gennaio 2022
08:50:35
 
 
 
 
 

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