sabato 24 luglio 2021

Zio Pippuccio

Zio Pippuccio
 
Forse a sette o otto anni, e poi non lo vidi più.
Veniva ogni anno a San Severo a trovare papà con la sua bisaccia colma di noci.
Quanto mi piaceva e mi dava gioia quel vecchio piegato a forma di zappa.
Zio Pippuccio.
E mi chiedevo perché pur mangiando a tavola con noi il mezzogiorno, la sera per dormire scendeva nei locali adibiti a stalla.
Mi dava dolore questo vecchio solo che amava mio padre fino al luccichio dell’occhio.
Anche adesso la memoria strugge.
Portava dal suo paesello, Vico del Gargano, in dono la bisaccia di noci a papà, stava qualche giorno a San Severo e poi in campagna.
Mi addolorava non potergli stare vicino.
Era tanto dolce e mi parlava così bene di mio padre, da rendermelo come io non riuscivo a vederlo.
Capire.
Tanto severo con me, quanto buono con lui.
“Sono stato a padrone da tuo padre trent’anni e lui è stato buono con me”, mi ripeteva sempre questa frase.
Era stato mio padre il suo tutto, la sua famiglia.
Il suo padrone.
“Perché, zio Pippuccio, cammini così piegato?”, io.
“Perché ho preso la forma della zappa, Michelino.”
Mi commuovo e rivivo il ricordo comprendendo il tragico.
Mi diceva tante cose, tante.
Ma la sua vita era stata mio padre e la campagna e amava entrambi in maniera smisurata.
Stava un mese e quando doveva andare via la bisaccia si riempiva di ogni ben di dio.
Formaggi, caciocavalli, salsicce sott’olio e sugna, soppressate … e papà gli metteva in mano la mesata.
Si scherniva, non la voleva.
Ma alla volontà di mio padre nessuno sapeva fare resistenza e lo accompagnava con la macchina alla corriera.
Quella mesata che mio padre gli dava, era il solo suo sostegno dei mesi invernali.
Così ricordo e non so da chi lo seppi.
 
Michele Cologna
San Severo, sabato 24 luglio 2021
07:20:03
 
***
Questa mattina a commento dell’intervento dell’amata amica, Anna Maria Ciaurro, sulla mia poesia (malia tu “oh Terra”), il link (https://www.facebook.com/michele.cologna/posts/10225895186397344), lo scritto.
Questo dal titolo Zio Pippuccio, ricordo mio bambino.
Non era nato per la pubblicazione, ma mi martella il pensiero del “riscatto”.
La sua storia è non storia.
Nessuno ne è a conoscenza, questo scritto e il nulla.
Una storia non conosciuta non è storia e zio Pippuccio non è mai esistito.
Ma lui è vissuto e la sua che è epica va conosciuta e ricordata.
La ragione.
 
MC
 
Le immagini che accompagnano lo scritto sono state prese dal web e rispecchiano la sua posizione eretta durante il cammino.
 
 
 
 

 

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