sabato 17 luglio 2021

Domanda de l’Uomo a l’Uomo

Domanda de l’Uomo a l’Uomo
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Perché mi fai questa domanda tu,
tu che non hai trovato risposta?
Forse che io possa dove tu hai fallito?
No, l’uomo resterà uguale, a sé sempre!
Un tempo era dio e vestiva il vitello d’oro.
Ora è l’oro e veste dio.
Ha cambiato forma e non sostanza.
Questa sì, immutabile.
Il Potere è Dio e ne prende le forme.
La Parola.
La Legge.
Il Diritto.
Trascendenze a depauperare.
Alienare immanenze e il capo si china.
Il ginocchio piega al rito e si fa sacerdozio.
Governo di verità vane che si fanno in sé.
E l’alienato, aliena.
Il frustrato, frustra.
Il deprivato, depriva.
L’imbonitore fa adepti.
Neofiti d’ogni tragedia e defunto il Senso.
Ente che più fa Entità e la bestia sì ignara
domina.
Si fa scriba di nuova legge e di sé fariseo.
Manicheo.
E si è bene e male, l’identico l’identità.
Vittima e carnefice.
Assassino e assassinato.
Medico e alcuna medicina a curare il sé.
Nessun nosocomio e tempio a frenarne
il regno.
Ti derisero re e crocefissero per farti tale.
Eri pastore e non pecora e s’abbeverarono
al tuo sangue.
Non fosti creduto bugiardo e mendace oggi
saresti verità.
Perché niente sta all’in sé, se l’in sé non si
fa abito di trascendenza.
Cangiante e imbellettato, nuovo e originale
nel sé immutabile come destino.
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Michele Cologna
San Severo, domenica 18 luglio 2021
07:46:20
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Copyright© 2021 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
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