giovedì 22 luglio 2021

malia tu “oh Terra”

 

malia tu “oh Terra”
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mi affermo vecchio e
t’evito
scanso e poi …
lo guardo e ne i tuoi
ei intingendo i colori
fluidifica
la mano e pervadono
di te le narici
ferormoni di femmina
sempre in attesa
ammali i suoi d’anni e
più stanca
né d’amplessi e copule
orgiastiche ore di te
a faticare il giorno
rito di senso dismesso
e tu de il mio amante
lui piegasti e io padre
e d’anni avanti ora so
felice ti cadde ne le tue
braccia d’amore
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michele cologna
san severo giovedì 22 luglio 2021
11:51:58
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Copyright© 2021 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
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Nota alla poesia.
 
L’ultima volta e non so più che lavoro feci, temetti.
Il caldo forte e le coronarie scoppiavano.
Faticavo a respirare e mi promisi di no!
Ho 74 anni e più rischierò la vita per la campagna.
Ma non ci sono braccianti e i lavori languono.
Così questa mattina su di lei io …
Lei è femmina che chiede.
Vuole e tu non puoi tirarti indietro.
E, pur dicendomi e affermando che non voglio morire di lei, come il padre mio, questa mattina ho ceduto.
Ti ferisce l’occhio e i sensi vederla trascurata.
Non lo merita e ho arato il suo grembo.
È faticoso il motocoltivatore, ma quanta gioia ella ha dato al vecchio.
Lo sguardo e nel letto suo, da le tue mani preparato, giaci.
Certo il padre mio non voleva morire tra le sue braccia, ma so per certo io oggi, che Egli fu felice del e nel suo ultimo.
 
 
 
 

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