lunedì 3 gennaio 2011

mano…

mano…


ora discinta lì giaceva e del corpo
il talamo appena disfatto portava
dei profumi la mano che il campo
eliso giuliva e ansante poi leggera

ancora percorreva

scorreva l’altra del lino i colori e
del sogno carezzava le pieghe…

era al tatto l’assenza presente e il
vero del calore respirava il fiore

nettare suggeva l’amato e nutriva
di lei la sete e inebriava del riposo
la mente


michele

(san severo 03/01/2011 13.33.43)

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