domenica 5 dicembre 2010

arriva un tempo

arriva un tempo e lo tocchi
l’appartenuto non è più tuo

cambia del tuo il sentire e
la percezione t’abbandona

lo sguardo osserva l’identico
e non riconosce sembianze

l’ansia trasmigra nell’altrove
e in questo lì è l’indefinito
che il compiuto cattura e lo
dissolve nel dio crepuscolare

i giorni piena di passioni altre
scorrono gonfi e dell’antico
adducono il senso e non la traccia

e il futuro è indistinto desiderio
di libertà di vita costipata
allontanata per disconoscenza
dei doveri sottesi al tempo

ora ha dimensione del breve
e l’infinito lo naviga incerto

l’incerto è cammino disancorato
da giorni declinati al futuro semplice
e
dell’anteriore porta l’interrogativo

anche la forma passiva insinua il dubbio
e
ubriaco vacilla il presente che opprime


michele


(san severo 05/12/2010 9.38.48)

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