martedì 12 aprile 2022

Traduzione e domanda a Pier Luigi Bersani

 

Traduzione e domanda a Pier Luigi Bersani
 
 
Ieri sera, Pier Luigi Bersani.
Parla per metafore, ma il senso è chiaro.
Dall’aiuto agli ucraini, si sta passando alla vittoria contro l’invasore e questo è inaccettabile.
E rimbrotti a tutti.
Ci si deve dialogare.
Ogni accordo è caratterizzato da perdite che debbono passare per vittoria parziale dei contendenti.
Al di là del fatto che l’accordo bisogna volerlo in due e non da soli, Bersani?
Ti entra in casa un malintenzionato e ti distrugge la casa.
Punta le armi addosso a tutti e ti stupra la moglie.
Vuole la figlia e se la prende.
Per sfregio anche la mamma tua vecchia.
Poi e perdonami, anche chi legge, vuole il tuo culo.
Glielo dai dialogando?
Chiedendo un compromesso?
Oppure la misura colma ti fa dire “ti ammazzo” e attivarti in tutti i modi per castrarlo, sopprimerlo?
Dialogare e proporsi dialogante quando il nostro deretano è distante dal “mostro che sta per perforarti” è facile.
Non dico, Bersani, perfido e un po’ da stronzi.
Ma pensare che quel disgraziato debba voltare la testa e guardare il suo stupratore in faccia mentre …
Non ti dico cosa penso, perché ho molto rispetto della Parola e un poco, molto poco, ancora di te.
Bersani, non stai facendo una contrattazione con la Confindustria seduto a un tavolo civilmente.
No, caro mio!
Stai confrontandoti con un Criminale, Assassino della peggiore specie.
Un Macellaio che macella e vende carne umana.
Capisci?
Vedi, non ti parlo di guerra di civiltà.
No!
Nemmeno del tentativo brutale di sconfiggere con la forza il Diritto.
Ti parlo dell’ancestrale dell’Uomo.
Caino ammazza Abele ed è passato e futuro.
È e sarà il sempre del fratello e dell’uomo.
Ma Caino deve restare l’Assassino da combattere e imprigionare.
Non l’Assassino da proporre a sistema e con lui trattare.
Elementare, no?
Ti dico di più, Bersani!
Siamo mollicci, un po’ invertebrati noi che soffiamo parole al vento.
Gli ucraini ci stanno dando lezione d’Uomo vertebrato.
Si battono anche per noi e noi dobbiamo, con il coraggio dei pavidi, pagarli.
Fornendogli armi, armi, armi e ancora armi.
Pavidamente sperare nella loro vittoria per continuare a fare la mosca cocchiera.
Abbiamo arato.
Aggiungo che vederla ridotta così, mi fa male.
Mi fa male, Bersani.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 13 aprile 2022
07:08:44

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