giovedì 28 aprile 2022

e poi …

e poi …
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e poi più niente si veste
d’identico
il tu si distanzia e l’altro
più ti somiglia
 
Caino non è tuo fratello
tu Abele
Dio si fa parte e l’occhio
s’acceca d’odio
 
il dente morde e la carne
de la madre è cibo
banchetto pantagruelico
che il bulimico no riempie
 
il sangue la sete no placa
e ne bevi
ubriaco e cieco portatore
di vendetta
 
bastardo e lo specchio di te
si fa assoluto
tu ora sei verità e la pugna
legittima
 
a l’Uomo perduto la guerra
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michele cologna
san severo venerdì 29 aprile 2022
07:26:41
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diritti e riproduzione anche parziali
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sabato 23 aprile 2022

Esercitazioni di scrittura

 

Esercitazioni di scrittura
 
Pacifisti moraleggianti e improvvisati scrittori e poeti.
Associazioni blasonate e non per valore, ma per etica antica.
Improvvisati e in cerca di notorietà che si fanno onniscienti.
Cretini in cerca d’autore, come le pulci mugnaie, le mosche cocchiere.
Scrivere non è sporcare un foglio.
Essere scrittori non è l’etichetta al profilo.
Poeti, scrivere sentimenti affettati in verticale.
Parlare non è chiacchierare.
La Parola “è” e tutto il resto è chiacchiera.
 
***
Le entrano gli “sporchi soldati russi” in casa e intimano a lei e al marito di consegnare “cose”.
Parla il russo l’uomo, essendo russofono, viene sparato.
È ferito gravemente e gli sporchi soldati russi non consentono di portarlo in ospedale.
Prendono tutto ciò che c’è da rapinare in casa e vanno via.
Un medico, vicino di casa della signora, dice che il ferito se non è portato in ospedale, non raggiungerà la mattina.
Avvisato il figlio della coppia si propone di portare il papà in ospedale a circa trenta chilometri di distanza.
La mamma non vuole, è troppo pericoloso.
Anche il medico lo sconsiglia.
Il figlio carica il papà in macchina e va.
Non si sa più niente.
Passano tre giorni e la signora è avvisata, suo marito e suo figlio giacciono morti e insepolti.
Gli sporchi soldati russi, non consentono di recuperare i cadaveri.
I poveri resti verranno recuperati quando le “bestie russe” si ritireranno.
Nell’operazione gli “sporchi soldati russi”, in dieci intorno ad ogni carro armato, sparavano ammazzando ogni cosa che si muoveva.
La dignità del racconto della Donna.
 
***
Sono io autorizzato a moraleggiare?
Dire la mia e farmi portatore sguaiato e non, del suo?
Giudicare e paragonare, punteggiare?
Esporre medagliette e sapere, fregole di scrittura e poetare?
Discettare sulla natura della “resistenza”, oppure redarguire il popolo ucraino e i suoi rappresentanti, se parlarono di olocausto e genocidio?
Vestire i panni della mamma e superare in dolore, a chiacchiera, quella donna composta e lucida che ha esposto l’accaduto?
Farlo, è essere peggiore degli “sporchi soldati russi”!
Più macellaio del Macellaio Putin!
Ipocrita senza freno e sporco come “gli sporchi soldati russi”. 
 
***
Il Macellaio Putin, lagna la campagna occidentale che sta criminalizzando la Russia e i russi.
La rivendico come mio dovere e obbligo, sostegno al popolo ucraino, insieme all’invio senza condizioni e freni di armi a quel popolo oggi glorioso.
Agli imbecilli delle guerre tutte sporche e uguali e l’Occidente.
Giovane e sono sceso in piazza contro l’America del Vietnam.
Maturo, contro l’esportazione con le armi della democrazia.
Mi fa orrore l’interesse e le giustificazioni geopolitiche.
L’assassinio di Saddam come di Ceausescu, Gheddafi.
La Russia della Cecenia e la Bielorussia, la Siria.
Sto con il Diritto e la Libertà e quindi sono di parte.
Capite imbecilli?
Sono di parte e ogni Autoritarismo mi fa venire la pellagra.
Di più il terrorismo praticato e non sto a guardare ragioni.
Non faccio poesia e scrittura se non sul mio sentire.
Capite, voi imbecilli della tastiera, con appellativi usurpati?
 
***
La guerra, sempre deprecabile e, diciamo ingiustificata, ha delle regole che andrebbero rispettate.
I russi sono sporchi perché hanno sempre irriso quelle come i nazisti.
Le guerre si giustificano nella vittoria e non nel terrore.
Comprendete pacifisti dell’ANPI?
L’esercito russo, imbelle declinante, non combatte per vincere per terrorizzare.
Si serve delle bestie cecene e dei peggiori quelli siriani.
È schifoso Putin e il suo esercito, chi parteggia per costoro.
L’Occidente è altra cosa.
È sorretto dal Diritto.
Capite gentucola?
 
***
Bergoglio, non si dà udienza ad Orban che parteggia e giustifica Putin!
Ti è chiaro?
 

domenica 17 aprile 2022

come su acqua

come su acqua
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così il grave e niente più mai
potrà
è tratto e il tonfo segna de il
peso la forza
che liberata i suoi adduce e il
limite l’infinito
 
cerchi a rompere quiete e no
ne muta verso
natura che niun dio reggente
può
sì è de l’acqua il destino e no
piega
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michele cologna
san severo domenica 17 aprile 2022
08:23:41
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Copyright© 2022 Michele Cologna
diritti e riproduzione anche parziali
riservati
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A tutte le amicizie e lettrici e lettori, buona Pasqua.
Il “cuore” dell’uomo è quel grave che mai dovrebbe precipitare è sconvolgere la quiete.
Quando ciò accade, i cerchi che esso produce nessuno li può più bloccare.
Necessariamente debbono raggiungere il limite.
La pozzanghera non è l’oceano è vero!
Però i cerchi concentrici sono uguali e percorrono la stessa strada.
È l’uomo che mai dovrebbe scatenare ciò che poi non sarà più nelle sue mani.
Nelle sue possibilità governare.
Grazie e che possa l’uomo rinascere nell’Uomo.

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venerdì 15 aprile 2022

Pasqua nell’anno 2017

Pasqua nell’anno 2017
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Forse è la Pasqua più sofferta della mia vita questa.
Non riesco a trovare il Senso quello necessario ad affrontare la ricorrenza con lo sguardo volto al Cielo per scoprire il Rivelato.
Tutto è precipitato con la Speranza e non scorgo il Padre e la Madre, il Figlio.
Quella Nave con il Nazareno in poppa e la gioia della curiosità e la festa del Bambino al balcone con la mamma.
È Risorto e i cocci a rumoreggiare,
le campane a distesa.
Non c’è rintocco …
il rumore delle lacrime cornice de l’urlo
che non squarcia il silenzio.
Bambini gasati, bombe.
Dittatori “democratici” che si bagnano di consenso.
Rappresentanti “tiranni” e non differiscono.
Gesù e Morto e non sveglia i cuori.
L’Uomo all’Umanità e non c’è funerale.
Grida l’Abito bianco “Vergogna” e
sanguina la Croce a ogni Stazione.
E io ho visto nella bara l’Uomo e giaceva
senza lacrime.
La Madre paga il tributo che non spegne nel sangue, e piange il Figlio che da la Croce mena fendenti.
E il Padre dimentico cede al “Femminicidio” il ruolo.
Forse non Risorge Gesù in questo Tempo Gramo.
E il Padre disconosce il Figlio e ripudia la Madre.
Il Figlio al grido crucifige Loro, la Madre e il Padre.
Se avessi autorità d’Uomo griderei, “Onora tu la Madre e il Padre, il Fratello e così sia”.
Ma sono l’immagine proiettata d’esso e il grido di “Vergogna” nelle luci spegne perdendosi.
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A tutti, le amiche e gli amici, coloro che leggono che sia Resipiscenza e la Resurrezione seguirà e il Nazareno a Tommaso a invitarlo alla Costola.
Buona Pasqua.
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Michele Cologna
San Severo, domenica 16 aprile 2017
09:19:52
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perle di rugiada

 

perle di rugiada

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avanzi

lacrime di una notte d’amore

de il mattino perle di rugiada

bagnano occhieggiando il sole

le distese labbra che

ne i baci dati voluttuosi

aprono de il fiore i petali e

come dono di femmina

orgogliosa ne i profumi suoi

che diffondendo porge e inebria

così essi

memori di tanto amore

gioiosi i resti al piacere sciolgono

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michele cologna

 

san severo martedì 16 aprile 2013

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martedì 12 aprile 2022

Traduzione e domanda a Pier Luigi Bersani

 

Traduzione e domanda a Pier Luigi Bersani
 
 
Ieri sera, Pier Luigi Bersani.
Parla per metafore, ma il senso è chiaro.
Dall’aiuto agli ucraini, si sta passando alla vittoria contro l’invasore e questo è inaccettabile.
E rimbrotti a tutti.
Ci si deve dialogare.
Ogni accordo è caratterizzato da perdite che debbono passare per vittoria parziale dei contendenti.
Al di là del fatto che l’accordo bisogna volerlo in due e non da soli, Bersani?
Ti entra in casa un malintenzionato e ti distrugge la casa.
Punta le armi addosso a tutti e ti stupra la moglie.
Vuole la figlia e se la prende.
Per sfregio anche la mamma tua vecchia.
Poi e perdonami, anche chi legge, vuole il tuo culo.
Glielo dai dialogando?
Chiedendo un compromesso?
Oppure la misura colma ti fa dire “ti ammazzo” e attivarti in tutti i modi per castrarlo, sopprimerlo?
Dialogare e proporsi dialogante quando il nostro deretano è distante dal “mostro che sta per perforarti” è facile.
Non dico, Bersani, perfido e un po’ da stronzi.
Ma pensare che quel disgraziato debba voltare la testa e guardare il suo stupratore in faccia mentre …
Non ti dico cosa penso, perché ho molto rispetto della Parola e un poco, molto poco, ancora di te.
Bersani, non stai facendo una contrattazione con la Confindustria seduto a un tavolo civilmente.
No, caro mio!
Stai confrontandoti con un Criminale, Assassino della peggiore specie.
Un Macellaio che macella e vende carne umana.
Capisci?
Vedi, non ti parlo di guerra di civiltà.
No!
Nemmeno del tentativo brutale di sconfiggere con la forza il Diritto.
Ti parlo dell’ancestrale dell’Uomo.
Caino ammazza Abele ed è passato e futuro.
È e sarà il sempre del fratello e dell’uomo.
Ma Caino deve restare l’Assassino da combattere e imprigionare.
Non l’Assassino da proporre a sistema e con lui trattare.
Elementare, no?
Ti dico di più, Bersani!
Siamo mollicci, un po’ invertebrati noi che soffiamo parole al vento.
Gli ucraini ci stanno dando lezione d’Uomo vertebrato.
Si battono anche per noi e noi dobbiamo, con il coraggio dei pavidi, pagarli.
Fornendogli armi, armi, armi e ancora armi.
Pavidamente sperare nella loro vittoria per continuare a fare la mosca cocchiera.
Abbiamo arato.
Aggiungo che vederla ridotta così, mi fa male.
Mi fa male, Bersani.
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 13 aprile 2022
07:08:44

mercoledì 6 aprile 2022

Tu …

Tu …
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Tu, tu che ti fai verità!
Che ti pensi in essa vero.
Uomo.
Hai mancato la possibilità
rendendola serva.
Hai tradito il Senso facendone
merce.
Hai reso bugiarda la Madre.
Vero il Padre.
Mentendo su l’unica verità,
il ventre de la Madre tua.
E non sei più figlio se non
putativo.
Manifesto.
Verbo di un credo che nega
il possibile come Male
e
de l’Assoluto si rende il Bene.
 
esecutore celebrante e
 
crociate
stragi
olocausti
epurazioni
eccidi
guerre
assassinii
 
Sì, lecita si fa la Morte a la mano
de il Padre che s’è fatto ventre.
Parto senza inibizioni e freni de
l’identico.
Pe’ partenogenesi “uomo” e
maieutico e celebrante.
Unico, solo suffragio a la vita.
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Michele Cologna
San Severo, giovedì 7 aprile 2022
06:42:14
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Copyright© 2022 Michele Cologna
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riservati
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