domenica 6 maggio 2012

Tutte le “cose” finite...

Tutte le “cose” finite - ciò che ha storia - nel finito trovano il riscatto del senso.


Siano esse in immagini e peso e grandezze le più diverse, ma il tendere è destino, aspirazione, condizione…

Il Nulla.

Nulla preesisteva, era e nulla resterà.

Sarà.

Questo finito che è l’universo, partito da un’esplosione che è vita, nella fine della corsa che è morte, troverà con la fine il senso che sempre risiede nel non senso.

Nessun finito ha senso in sé, se non nella finitezza.

È il destino delle cose effimere, e il tempo in proporzione alla grandezza è attimo.

Sempre!

La luce è velocità infinitamente piccola e non è misura dell’attimo dell’universo.

Il tumore della materia, l’uomo, per il solo fatto d’essersi compreso, ha ridotto il tutto alle sue dimensioni.

Mosca cocchiera che ara il campo.





Michele Cologna



(San Severo, domenica 6 maggio 2012)





Copyright 2012 Michele Cologna

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1 commento:

  1. Tanto ci sarebbe da dire, ma io della materia ignorante e tu maestro che in una manciata di parole ha esplicato e reso il concetto. La finitezza d'ogni cosa organica, la pochezza dell'essere vivente, coma anche l'universo, che nasce, cresce, vive...esala. Nella fine si completa e chiude il fine...ed allora perchè vivere e lottare il quotidiano?! Rimango muta, scoraggiata e senza speranza...eppure ancora amo e anelo!

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