martedì 29 maggio 2012

Limiti

E cammino limiti.


Terra di nessuno e l’estraneazione, pesante mio vessillo, duole.

È dolore d’assenza di me da me.

Emblema di nulla.

Insopportabile fardello di leggerezza.

Traduzione d’inconsistenza che mozza il fiato.

Aporia che non trova sintesi.

In rivoli d’asciugate lacrime mi perdo…

E fatiche di passi antichi mi percuotono.

Sudate carni mi trascinano e ne reggo ne l’innocenza la perversione.

Ammalato di vita che non sento e non è la mia.

Parole di silenzio.

M’investono ed è destino non mio.

Ci gioca e mi schernisce, dilania i giorni.





Michele Cologna



(San Severo, domenica 27 maggio 2012)



Copyright 2012 Michele Cologna

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1 commento:

  1. Lirica struggente e bella che sempre, anche quando è dolore, conforta porta...
    poiché l'animo s'interroga e cerca strumenti, aiuto, forza!
    Grazie Michele.

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