giovedì 10 novembre 2011

Occhi…

Occhi…



Lì dove altri trovano conforto, io tormento.
Alzano gli occhi al cielo e riempiono il vuoto.
Il mio abisso è cielo e terra senza spiraglio.
Non ho spazio intorno a me, se non un asfissiante pieno di nulla.
Cerco con le mani e non trovo appigli.
Orbite roteano l’illusione di tempo privo e giacciono.
L’inganno mostra il volto luminoso e nello spazio affonda.
Maschere fisse muovono formule catartiche.
Disegnati sorrisi scolorano scintille di fuoco.
Litanie d’amare bocche riversano veleno.
Nenie catturano afoni orecchi.
Ombre di senso riempiono l’ipertrofico sé…
E il cammino della cosa certa, inghiotte nell’assenza di sé i suoi passi.


Michele

(San Severo 06/11/2011 7.51.11)



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