Ente/Entità
L’ente uomo può riconoscersi nell’entità del sé solo partecipando dell’umanità.
Egli, cioè, trasferisce il sé stesso particolare nell’entità - umanità – universale che è a lui superiore, in quanto lo contiene seppure non esautorandolo.
Colui che aborre la contaminazione, esasperando il sé da essa ne è fuori, pur non potendo estraniarsene.
Ecco il senso dell’uomo: partecipare dell’umanità.
Il destino soggettivo compie se stesso nella partecipazione del sé oggettivo, l’umanità.
Michele Cologna
(18/11/2011 18.10.46)
"...il senso dell’uomo: partecipare dell’umanità."
RispondiEliminaSi, è così, assolutamente così...
l'uomo-entità agente e interagente nell'entità-umanità che lo con-tiene (non lo de-tiene).
Grazie Michele, per questa profonda riflessione!