domenica 27 novembre 2011

sacri lidi

sacri lidi




sacri lidi di navigate acque
più percorrerò io le sabbie
dove il padre ha segnato
con le sue orme il limite

bagnando egli nelle vostre
il tempo di sé ha strutturato
lo spazio e nella continuità
di senso ha forgiato il figlio

ora ne la fissità del segno -
orfana misura – macero me
in stagnanti passi di confusi
orizzonti e disconosco quella

grave d’evi non sopportabile
per costrutto e responsabilità
negata a spalla d’esile fattura
nero vessillo d’eterea materia




michele

(san severo, 23/11/2011 7.53.34)


Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.


https://www.facebook.com/notes/michele-cologna/sacri-lidi/10150421846667480

vieni

vieni




vieni fanciulla
dilatiamo il tempo
ne l’amore orfano

soccorri le braccia
ch’anno atteso
l’arrivo

segna nei baci il transito
e del profumo tuo
il sapore della passione
tingi
purpuree le labbra
e abbandona in loro
la guida

nel dare gioia
dei corpi coltiva
il sereno approdo

dalle ore segnata osa e
nel rifugio - porto certo -
amata placa

delle tue acque il mio
bagna
nei tuoi ardori poggia
allora
intenso salirà l’eterno
e per sempre
sussurrerà alla vita




michele

(san severo, 24/11/2011 6.35.44)



Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.



https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150415516052480

venerdì 18 novembre 2011

Ente/Entità

Ente/Entità

L’ente uomo può riconoscersi nell’entità del sé solo partecipando dell’umanità.
Egli, cioè, trasferisce il sé stesso particolare nell’entità - umanità – universale che è a lui superiore, in quanto lo contiene seppure non esautorandolo.
Colui che aborre la contaminazione, esasperando il sé da essa ne è fuori, pur non potendo estraniarsene.
Ecco il senso dell’uomo: partecipare dell’umanità.
Il destino soggettivo compie se stesso nella partecipazione del sé oggettivo, l’umanità.

Michele Cologna

(18/11/2011 18.10.46)

miseria

miseria




di splendide vesti lo copri
e gongoli
si pavoneggia egli il misero
e gonfia
non s’avvede
e di sé ammalia la postura

bronzo oramai
nel freddo posa la funzione
e ne l’aureola cerca prometèo
più plasmabile fango

ancella d’ogni umano
lì nella sentina posta
adesso emergi subdola
e del meschino reggi il governo




michele

(san severo 15/11/2011 9.29.13)


Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.


https://www.facebook.com/notes/michele-cologna/miseria/10150398337712480

giovedì 10 novembre 2011

priva

priva




giaci priva
e della sospesa
a me lasci il tempo

scorrono…

bambini i nostri
poi giovani
e subito maturi

ora…

tu
lì su la soglia del vuoto
mentr’io
muovo tuttora il labirinto

è fatica grande

riposano in te i tuoi
i miei s’agitano orfani
la foce è atteso scalo
il dopo non c’appartiene



michele

(san severo 10/11/2011 9.32.28)



Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.


https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150388806867480

Occhi…

Occhi…



Lì dove altri trovano conforto, io tormento.
Alzano gli occhi al cielo e riempiono il vuoto.
Il mio abisso è cielo e terra senza spiraglio.
Non ho spazio intorno a me, se non un asfissiante pieno di nulla.
Cerco con le mani e non trovo appigli.
Orbite roteano l’illusione di tempo privo e giacciono.
L’inganno mostra il volto luminoso e nello spazio affonda.
Maschere fisse muovono formule catartiche.
Disegnati sorrisi scolorano scintille di fuoco.
Litanie d’amare bocche riversano veleno.
Nenie catturano afoni orecchi.
Ombre di senso riempiono l’ipertrofico sé…
E il cammino della cosa certa, inghiotte nell’assenza di sé i suoi passi.


Michele

(San Severo 06/11/2011 7.51.11)



Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.



https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150382868997480

martedì 1 novembre 2011

idea

idea




idea d’una vita
amica degli scorsi miei
oggi il ritorno
e
nella fissità degli occhi
l’immutato fascino
ancora calamita il desiderio

m’afferri
e tra le fredde braccia
assopire con lo sguardo
il respiro è pace



stanchi i miei anni
più reggono del tempo
il fardello
e…
tu del riposo regina
ordisci della fine
l’incanto



michele

(san severo 01/11/2011 19.41.13)



Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.



https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150377336262480