corpi riposavano l’aria
ansimando disfatto letto
né alcova o talamo
disadorni muri
gemevano il piacere
profumi d’eterno
penetravano l’olfatto
e riproducevano gioia
sussulti coprivano
del silenzio l’armonia
e rinasceva vita
nei segni il tempo
mostrava immutato ardore
e amore cantava gli anni
mani non più fanciulle
incrociavano dita e
passione teneva il calore
e sincronie alzavano inni
di dimenticate danze
per ceduto credo
del lungo corso il miele
convogliava l’acque
michele
(s. severo 05/11/2010 7.41.45)
L'Amore quando i cuori hanno sofferto e goduto di varie primavere può essere inaspettatamente immenso ed ancor più forte.... con accenni di eterno.
RispondiEliminaStupenda per me, davvero, Michele caro...
Michele..Grazie è delicatissima e così piena "del loro Amore"..che riesco anch'io a goderne!
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