sabato 28 aprile 2012

Sempre…

Sempre…










A volte capita e non ci pensiamo.

Ci rifiutiamo di comprendere.

Mettiamo freno all’intelligenza critica.

Lasciamo che il tempo lavori per noi, pur consapevoli che esso è rullo che quando passa distrugge e cancella.

Annienta.

E così ci mangiamo i giorni e la bellezza in potenza.

Tradiamo l’atto che dell’uomo è l’opera.

Nell’incompiuto anneghiamo l’ignavia.

Portare a termine qualcosa è gioia, dolore, pena e altro e altro ancora.

È vita, però, e noi non sappiamo viverla.

Consumiamo in miserie ciò che poteva essere, e - con stupida alzata di spalle - sotterriamo in vita la vita.

Questa mattina sento tutto il dolore delle cose mancate.

Non fatte, incompiute.

Del perduto il lutto.

Urla di vita.

Voci.

Quelle di ciò che poteva essere e non è stato e di me disattento ascoltatore, il frastuono.

Della consuetudine la pervicacia.

Il peso del coraggio assente e l’abbandono.

Perdono, mia vita!

A te, che in essa ho mancato.

I miei aborti.

Progetti annegati in culla.

Seminato di nulla.









Michele Cologna



(San Severo, sabato 28 aprile 2012)







Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.





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