sabato 17 dicembre 2011

Per il genetliaco di Eleonora Becelli

Per il genetliaco di Eleonora Becelli




La nostra vita?!
Scandita dallo scorrere del tempo.
Esso, invenzione dell’uomo, è motivo di ansie, preoccupazioni, gioie e qualche volta - per fuggevoli attimi - di felicità.
Siamo a lui di fronte come lo scienziato della sua creatura innamorato e privo di difese.
Ci giochiamo e lui gioca noi intrappolandoci nelle sue maglie.
Bambini e poi fanciulli si sofferma con noi e scorda la sua costante fretta.
Giovani lo sfidiamo nel cammino sicuri di tenerlo.
Dopo, appena dopo, scopriamo l’inganno.
Ci teneva prigionieri nella gabbia dorata della speranza della quale incominciamo a intravvedere le inconsistenti e invalicabili pareti.
Prossimi a esse, nel dolore proviamo la triste gioia della fatica superata e le ore, i giorni, i mesi e gli anni stazionano il limbo della nostra compiutezza.
Finitezza.
Egli non concede tregua.
Nelle nostre possibilità, però, c’è il “tempo” per ignorarlo.
Oggi!
È giorno speciale, questo 16 dicembre?
Quello che ha visto venire alla sua luce la nostra amata Eleonora?
Solo la relatività può soccorrerci e noi diciamo sì!
Lo è, e nella nostra arbitrarietà lo sospendiamo dal tempo.
Liberi, ora, godiamo e giubiliamo.
Auguri per il tuo genetliaco, Eleonora.
Che la giornata sia colma solo di te e nessuna ombra, preoccupazione la percorra!
Creatura di luce, dai a noi l’impronta di te che della tua bellezza usufruiamo in questo giorno unico e caro!
Clemente egli si sospenda, e liberi noi tutti alla gioia della tua unicità.
Ancora auguri, Eleonora e che i giorni ti appaghino nelle tue aspettative.
Desideri.
Attese.

michele

(san severo, 16 dicembre 20011)

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