giovedì 21 ottobre 2010

e nacque…

e nacque…


Nacque dal tufo bagnato,
e di nessun alito il calore.

Una madre lacrima l’evento,
e sola, il non cercato frutto
culla di sconnessi affetti.

Fanciullo il sogno spezzava,
e colpa foriera d’assente gioia,
arginava del dolore il lamento.

giorni gravidi
speranza furiosa
futuro odiato
serva onorata

Trepida attende nell’ombra
dell’immanenza la luce,
e gli occhi tastano l’ansia
che divora lo spazio
e del tempo dimentica i giorni.



Michele
(s. severo 21/10/2010 14.54.34)

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