mercoledì 3 gennaio 2024

La “Gioggia” e i suoi sodali

 

La “Gioggia” e i suoi sodali
 
Eh sì, ti faceva vergognare!
Prima come uomo e poi perché italiano.
Chi?
Ma Albertone!
Bravo da morire e tu non riuscivi a nasconderti a te stesso.
Ti scovavi.
Non c’era rifugio.
Eri lì e il personaggio ti metteva a nudo.
Che vergogna.
Ma Albertone non c’è più e la vergogna prima ancora di lui è scomparsa dalla scena.
Italiana.
Siamo in buona compagnia e ci ridevano per Berlusconi e poi si sono presi Trump.
Come a dire che siamo messi un po' male?
“Diciamolo”, vero Presidente del Senato?
Ma non abbiamo più l’Albertone nazionale, abbiamo Gioggia.
Eh sì, mica è poca cosa la “borgatara”, Presidente del Consiglio al maschile.
Lei è donna e madre ed è fascista.
Che combinazione!
Non sarebbe riuscita a nessuna una simile miscela, ma il caso.
E così apprendo, come quando neofita contadino chiedevo agli anziani il motivo, il perché si seccassero alcune piante in ottima salute, che era “uno sgherzo della natura”.
Eh sì, come ben capite, la Gioggia è un “sgherzo” della natura.
Ma mi dà da pensare che le piante, i vitigni che si seccavano potevano essere l’uno, il due per cento del totale e invece …
Invece, Gioggia e tutti i suoi, come lei, seccano.
Che “sgherzo” è questo?
Non mi reco da nessuna Pizia e ci tento io, perché la Gioggia e coloro che si è scelto circondandosi, sono fascisti.
I fascisti seccano e mi spiego anche perché non mi fanno vergognare come mi capitava con i film dell’Albertone Nazionale.
Lì Albertone rappresentava, simulava artisticamente l’uomo.
Qui la Gioggia e i suoi accoliti rappresentano la feccia dell’uomo.
Lo sfrido, lo scarto, la merda.
Il peggio che abita la sentina dell’individuo.
E diciamolo, Benito La Russa!
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 4 gennaio 2024
06:22:33




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