mercoledì 24 gennaio 2024

Da non crederci …

 

Da non crederci …
 
Se qualcuno l’avesse profetizzato, si sarebbe preso fischi e fiaschi.
Dell’ubriaco.
E invece l’inverosimile s’è avverato.
E per quanti “cretini” interessati possano confutare, l’affermazione diventa sempre più palese.
Abbiamo i Fascisti al governo dell’Italia.
Perché il fascismo è la Meloni e la sua famiglia.
L’ignoranza sua e dei suoi.
E come lei abbia debellato nella sua famiglia il Patriarcato con quattro generazioni di donne, ipotecando anche il futuro della figlia, la stessa crassa ignoranza la pratica del suo fascismo.
Perché il fascismo non è teoria, “è”.
La merda non teorizza il fetore, puzza e basta.
La “Sorella d’Italia” con tutta la sua banda di fetenti, è il gas mortale dell’Italia e gli italiani.
Ha sconfitto il patriarcato nella sua famiglia e lo invoca per tutti gli altri.
Si dice parla bene e razzola male.
Ma la signora non sa proprio di che parla!
Il patriarcato è Dio, un sistema teorico, funzionale e salvifico.
Al secondo posto, il patriarcato è la Famiglia. La sacra Famiglia. Non la mamma tua che si separa e fa figli con compagni e amici del primo marito. Non tu che fai la figlia fuori da ogni sacramento.
Al terzo posto e non per importanza la Patria.
Qui il discorso si complica perché necessita la sincerità e non la bugia.
Non è nelle tue categorie, Giorgia, perché sei geneticamente bugiarda.
Credi alle bugie che dici. Affermi. Pratichi.
Sei un bluff fisico. Un pasticcio comportamentale. Un disastro culturale.
Inadatta.
Non sei la sola e ciò, pur non alleggerendo colpa, ti inserisce nel contesto infernale di questo nostro tempo assurdo e votato al suicidio.
C’è Trump, Orban, Netanyahu, Putin e simili e l’aggettivo non contempla diminutivi.
Noioso fare i nomi, però fatti aiutare ancora una volta dal tuo salvatore Renzi.
È più intelligente di te, non meno carogna.
“Da non crederci …”, il titolo dello scritto.
Eh sì, perché io pensavo solo come onorare la memoria!
Mi ha preso un po' la mano, ma quale memoria?
Quella che con ferocia maggiore del passato pratichiamo tutti i giorni?
I morti di Cutro?
Il pogrom del 7 ottobre?
Lo sterminio dei palestinesi?
Gli ucraini?
Le libertà obliterate?
La cultura occupata?
Non sei sola, Giorgia!
Sei in ottima compagnia nell’indecenza.
Qualche giorno fa Liliana Segre, con coraggio fuori dal comune, ha invitato a visitare i Luoghi della Memoria e portarci anche i nostalgici.
Voglio sperare che le sue parole facciano riflettere e se dovessero convincerla, Giorgia, a pronunciare la parola antifascismo …
 
Michele Cologna
San Severo, mercoledì 24 gennaio 2024
10:52:55
 
 
 
 

mercoledì 3 gennaio 2024

La “Gioggia” e i suoi sodali

 

La “Gioggia” e i suoi sodali
 
Eh sì, ti faceva vergognare!
Prima come uomo e poi perché italiano.
Chi?
Ma Albertone!
Bravo da morire e tu non riuscivi a nasconderti a te stesso.
Ti scovavi.
Non c’era rifugio.
Eri lì e il personaggio ti metteva a nudo.
Che vergogna.
Ma Albertone non c’è più e la vergogna prima ancora di lui è scomparsa dalla scena.
Italiana.
Siamo in buona compagnia e ci ridevano per Berlusconi e poi si sono presi Trump.
Come a dire che siamo messi un po' male?
“Diciamolo”, vero Presidente del Senato?
Ma non abbiamo più l’Albertone nazionale, abbiamo Gioggia.
Eh sì, mica è poca cosa la “borgatara”, Presidente del Consiglio al maschile.
Lei è donna e madre ed è fascista.
Che combinazione!
Non sarebbe riuscita a nessuna una simile miscela, ma il caso.
E così apprendo, come quando neofita contadino chiedevo agli anziani il motivo, il perché si seccassero alcune piante in ottima salute, che era “uno sgherzo della natura”.
Eh sì, come ben capite, la Gioggia è un “sgherzo” della natura.
Ma mi dà da pensare che le piante, i vitigni che si seccavano potevano essere l’uno, il due per cento del totale e invece …
Invece, Gioggia e tutti i suoi, come lei, seccano.
Che “sgherzo” è questo?
Non mi reco da nessuna Pizia e ci tento io, perché la Gioggia e coloro che si è scelto circondandosi, sono fascisti.
I fascisti seccano e mi spiego anche perché non mi fanno vergognare come mi capitava con i film dell’Albertone Nazionale.
Lì Albertone rappresentava, simulava artisticamente l’uomo.
Qui la Gioggia e i suoi accoliti rappresentano la feccia dell’uomo.
Lo sfrido, lo scarto, la merda.
Il peggio che abita la sentina dell’individuo.
E diciamolo, Benito La Russa!
 
Michele Cologna
San Severo, giovedì 4 gennaio 2024
06:22:33