10 dicembre 2012, 20
novembre 1815
Il 10 dicembre del 2012,
assurgerà a data ideale, a simbolo come quella del 20 novembre 1815?
Il Trattato di Parigi del
20 novembre 1815, integrava il primo denominato della “Santa Alleanza” e delineando
i nuovi confini geografici degli Stati d’Europa, si impegnava a difendere con
la guerra la pace del nuovo assetto, mentre, in verità, sanciva definitivamente
la restaurazione e il ritorno all’ordine delle case regnanti.
Il Nobel per la Pace
consegnato all’Unione Europea il 10 dicembre 2012, dato per l’impegno degli
Stati d’Europa al mantenimento della pace e alla sconfitta permanente della
guerra, in verità sancisce la vittoria del Potere Finanziario nella guerra
operata contro il Potere della Politica e la sua Rappresentanza, e la perdita definitiva
del Diritto Positivo.
L’Europa, patria del
Diritto, ha piegato il diritto alla fede del Dio Denaro e ha consegnato la Verità
Unica alla dottrina del potere finanziario.
È pace quella imposta alla
Grecia, all’Irlanda, alla Spagna, all’Italia, ora alla Francia e poi altri a
salire?
Il taglio senza pietà
delle politiche di welfare state, l’abbattimento come spreco insopportabile di
ogni parvenza dello stato sociale è pace o guerra?
È pace togliere a chi ha
lavorato una vita, le aspettative di una vecchiaia dignitosa?
Ai malati la possibilità
di guarire?
In un solo colpo, con
l’entrata dell’euro, dimezzare gli stipendi, le pensioni, i salari di tutti coloro
che non hanno possibilità autonoma di adeguare i propri redditi, è pace?
È pace togliere ai popoli
la speranza di futuro?
Potremmo continuare e la
lista sarebbe interminabile!
La guerra si fa solo con
le armi?
Quale pace?
Non è forse una guerra
mascherata e subdola, quella che si sta combattendo in Europa?
I senza voce, i popoli non
hanno voce e i manganelli dell’ordine nuovo sono lì a fare rispettare la
“pace”.
Sarà vittoria effimera
come quella della Santa Alleanza?
Non lo sappiamo, ma la
lettura è inconfutabile.
Tutti i sacerdoti a
celebrarne il rito!
Molti fedeli abbindolati,
truffati e contenti.
È il “migliore dei mondi
possibili”?
Sì, è il migliore dei
mondi possibili!
Potere finanziario, potere
economico, potere politico, potere mediatico tutti d’accordo.
Trascurabili le proteste,
sono comunisti e appartenenti a un mondo tramontato, sconfitto dalla storia.
Il lavoro, la salute, il
bene pubblico residui, sfridi, cascame di una vecchia idea che aveva come
riferimento l’uomo.
Ora il consumo e
l’onnipotenza, il toccasana.
I diritti hanno trasferito
l’azione nel denaro e il consumo.
Chi li possiede è
detentore di diritto!
Sto scoprendo qualcosa di
nuovo?
Assolutamente no!
Ma siamo abituati a
camminare nudi, e ci raccontiamo la bellezza degli abiti che indossiamo.
Altra ragione di questo
scritto è la domanda che vorrei poter porre a tutti i partiti, i politici, gli intellettuali
e a Eugenio Scalfari in particolare, avendo egli molte volte scritto
sull’argomento, preoccupandosi e vigilando.
Siamo ancora nella
Modernità o ne siamo usciti?
La Modernità entra nella
storia con l’illuminismo e il Diritto Positivo come dio inconfutabile, certo,
incontrovertibile dell’uomo.
È morto questo dio?
Nessuna risposta mi verrà
data mai, lo so!
Mi rispondo da solo, sì è
morto!
Risorgerà?!
Il Dio dei fedeli in
Cristo l’ha fatto, così si dice!
Risorgerà anche quello del
diritto degli uomini?
Michele Cologna
(San Severo, martedì 11
dicembre 2012)
Copyright 2012 Michele Cologna
tutti i diritti riservati
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