lunedì 24 dicembre 2012

Ho visto


Ho visto
 

 


Ho governato stalle e pascolato greggi.
Arato campi e raccolto frutti.
Giovenche in amore e nascituri accudito.
Gravide madri, e muggiti e ragli.
Grugniti.
Nitriti belati al cielo: gocce di gelo.
Dolori e gioie, pianti di latte e molto sangue.
Lettiere calde di sterco, benefico e con il calore l’afrore.
Ho strigliato.
Mattine acide d’indigesto silenzio e le notti.
Sogni sottratti a veglie di occhi mancati.
Assenze.
Giorni lubrici consegnati al nulla, pieni di niente e mani.
Mani che stringevano dita e intrecciavano amore in pudichi sguardi.
Vite prestate alla fatica, e la riconoscenza.
Grascia o penuria, il desco sempre baciato, inno alla grazia.
Ogni cosa il nome e l’anima, e nella storia transitava.
Tanto io ho visto, e ora cerco.
Ma andati gli occhi e di pianto più vedono. 

 

Michele Cologna

(San Severo, domenica 23 dicembre 2012)


 
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.

 
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la strada


la strada
 

 

taglia le lacrime il freddo e
gelido il vento alleggerisce
i passi
campeggia la strada il sole
e restituisce a la gioia
il silenzio
egli
- informando di sé il senso -
nello stormire de gli olivi
le foglie muove a la preghiera
argentee
e in lui la vita s’accende
mentre cuore e mente inchinano
al signore de le cose il capo
 
è giubilo




michele cologna

(san severo giovedì 20 dicembre 2012)

 

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.



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mercoledì 12 dicembre 2012

10 dicembre 2012, 20 novembre 1815


10 dicembre 2012, 20 novembre 1815

 

 

Il 10 dicembre del 2012, assurgerà a data ideale, a simbolo come quella del 20 novembre 1815?

Il Trattato di Parigi del 20 novembre 1815, integrava il primo denominato della “Santa Alleanza” e delineando i nuovi confini geografici degli Stati d’Europa, si impegnava a difendere con la guerra la pace del nuovo assetto, mentre, in verità, sanciva definitivamente la restaurazione e il ritorno all’ordine delle case regnanti.

Il Nobel per la Pace consegnato all’Unione Europea il 10 dicembre 2012, dato per l’impegno degli Stati d’Europa al mantenimento della pace e alla sconfitta permanente della guerra, in verità sancisce la vittoria del Potere Finanziario nella guerra operata contro il Potere della Politica e la sua Rappresentanza, e la perdita definitiva del Diritto Positivo.

L’Europa, patria del Diritto, ha piegato il diritto alla fede del Dio Denaro e ha consegnato la Verità Unica alla dottrina del potere finanziario.

È pace quella imposta alla Grecia, all’Irlanda, alla Spagna, all’Italia, ora alla Francia e poi altri a salire?

Il taglio senza pietà delle politiche di welfare state, l’abbattimento come spreco insopportabile di ogni parvenza dello stato sociale è pace o guerra?

È pace togliere a chi ha lavorato una vita, le aspettative di una vecchiaia dignitosa?

Ai malati la possibilità di guarire?

In un solo colpo, con l’entrata dell’euro, dimezzare gli stipendi, le pensioni, i salari di tutti coloro che non hanno possibilità autonoma di adeguare i propri redditi, è pace?

È pace togliere ai popoli la speranza di futuro?

Potremmo continuare e la lista sarebbe interminabile!

La guerra si fa solo con le armi?

Quale pace?

Non è forse una guerra mascherata e subdola, quella che si sta combattendo in Europa?

I senza voce, i popoli non hanno voce e i manganelli dell’ordine nuovo sono lì a fare rispettare la “pace”.

Sarà vittoria effimera come quella della Santa Alleanza?

Non lo sappiamo, ma la lettura è inconfutabile.

Tutti i sacerdoti a celebrarne il rito!

Molti fedeli abbindolati, truffati e contenti.

È il “migliore dei mondi possibili”?

Sì, è il migliore dei mondi possibili!

Potere finanziario, potere economico, potere politico, potere mediatico tutti d’accordo.

Trascurabili le proteste, sono comunisti e appartenenti a un mondo tramontato, sconfitto dalla storia.

Il lavoro, la salute, il bene pubblico residui, sfridi, cascame di una vecchia idea che aveva come riferimento l’uomo.

Ora il consumo e l’onnipotenza, il toccasana.

I diritti hanno trasferito l’azione nel denaro e il consumo.

Chi li possiede è detentore di diritto!

Sto scoprendo qualcosa di nuovo?

Assolutamente no!

Ma siamo abituati a camminare nudi, e ci raccontiamo la bellezza degli abiti che indossiamo.

Altra ragione di questo scritto è la domanda che vorrei poter porre a tutti i partiti, i politici, gli intellettuali e a Eugenio Scalfari in particolare, avendo egli molte volte scritto sull’argomento, preoccupandosi e vigilando.

Siamo ancora nella Modernità o ne siamo usciti?

La Modernità entra nella storia con l’illuminismo e il Diritto Positivo come dio inconfutabile, certo, incontrovertibile dell’uomo.

È morto questo dio?

Nessuna risposta mi verrà data mai, lo so!

Mi rispondo da solo, sì è morto!

Risorgerà?!

Il Dio dei fedeli in Cristo l’ha fatto, così si dice!

Risorgerà anche quello del diritto degli uomini?

 

Michele Cologna

(San Severo, martedì 11 dicembre 2012)

 

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sabato 8 dicembre 2012

lacrime


lacrime 

 

 
parole di sale
lì in punta stanno e
l’affaccio inibito
ne vieta il consumo

aghi leggeri
finissimi cristalli penetrano e
puntellano
ora ne la levità la carne
di diafana aporia

no aseità
ha in sé senso e
compendio d’andato sentire
occultata
nutre speranza di figli

sfiora la mano i limiti
e ne l’evanescenza
consuma il tatto
abrasione d’amore

 

 
michele cologna

(san severo 06/12/2012 07:02:13)


 
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