sabato 28 aprile 2012

Sempre…

Sempre…










A volte capita e non ci pensiamo.

Ci rifiutiamo di comprendere.

Mettiamo freno all’intelligenza critica.

Lasciamo che il tempo lavori per noi, pur consapevoli che esso è rullo che quando passa distrugge e cancella.

Annienta.

E così ci mangiamo i giorni e la bellezza in potenza.

Tradiamo l’atto che dell’uomo è l’opera.

Nell’incompiuto anneghiamo l’ignavia.

Portare a termine qualcosa è gioia, dolore, pena e altro e altro ancora.

È vita, però, e noi non sappiamo viverla.

Consumiamo in miserie ciò che poteva essere, e - con stupida alzata di spalle - sotterriamo in vita la vita.

Questa mattina sento tutto il dolore delle cose mancate.

Non fatte, incompiute.

Del perduto il lutto.

Urla di vita.

Voci.

Quelle di ciò che poteva essere e non è stato e di me disattento ascoltatore, il frastuono.

Della consuetudine la pervicacia.

Il peso del coraggio assente e l’abbandono.

Perdono, mia vita!

A te, che in essa ho mancato.

I miei aborti.

Progetti annegati in culla.

Seminato di nulla.









Michele Cologna



(San Severo, sabato 28 aprile 2012)







Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.





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martedì 17 aprile 2012

Pensiero Unico

Pensiero Unico








A mia madre…

Dedico questo scritto a lei.

Oggi compie 18 anni la sua esistenza in morte.









Ci si sforza tanto per definire un regime e si sprecano parole.

Tante.

Un regime è la trasposizione nell’azione del governo degli uomini e delle cose del “pensiero unico”.

Questo può essere esercitato con la forza, oppure con il sistema dell’informazione unica.

L’occidente “democratico”, con l’informazione unica!

Una famiglia è governata da un padre, e questi contempla nelle sue decisioni le esigenze, i desideri, le volontà di tutti i componenti della sua sempreché non siano alternative al suo pensiero.

Una famiglia è governata da un padre, e questi applica il suo solo pensiero ignorando qualsiasi richiesta, posizione, o ragionevolezza.

Siamo sotto regime in entrambi i casi: nel primo, regime autoritario a pensiero umico paternalistico; nel secondo, regime autoritario a pensiero unico senza alcuna qualificazione: la tirannia.

Riflettete su queste due affermazioni.

Notate come il governo degli stati risponde alle caratteristiche del primo, il governo del pianeta alle caratteristiche del secondo.

Domina il Pensiero Unico della Finanza.

Il denaro come Dio assoluto e i sacerdoti d’esso gli unici portatori di verità e custodi della fede.

L’Europa, l’America, gli Stati tutti, i Popoli, sotto la tutela feticistica e paternalistica del Denaro e la parola ai servi del Fondo Mondiale Internazionale e le varie dipendenze, agenzie etc.

Questa è la situazione e nessuno che abbia la capacità – la quale non risiede nella forza, ma nella volontà - di metterla in discussione.

Tutti credenti all’ombra del grande Dio Denaro.

Sapete perché?

Perché l’uomo ha trasferito completamente l’essere nell’avere.

Egli fuori dall’avere non esiste.

È, se ha.

La posizione netta spiega anche perché chiunque amministri la più insignificante struttura pubblica e anche privata si lava nell’acqua della corruzione.

Il fascino dell’esistere è irresistibile e mentre una volta si realizzava nel cogito, ora nell’avere.

Anche le persone più a modo, entrate nell’ambito della responsabilità della politica e nella gestione, si bagnano.

Questo grande Dio Denaro bagna di sé tutti i praticanti.

Se l’uomo torna all’essere, il pensiero unico dissolverà nel giro di pochissimo e in maniera incruenta, altrimenti scorrerà tanto sangue e non cambierà nulla.

La motivazione dell’opporsi non può partire dalla richiesta di un poco di più, essa non modifica la struttura del pensiero.

Il pensiero dell’avere subordinato, dopo, molto dopo quello dell’essere.

Trovare la dignità uomo nell’uomo e non nella sua tasca.

Non parlo della miseria italiana e dei Pezzenti tutti: dal Colle a scendere.

Tutti!

Abbiamo la capacità di lottare a oltranza l’Euro?

Potrebbe essere un buon inizio.









San Severo, martedì 17 aprile 2012







Copyright 2012 Michele Cologna





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lunedì 9 aprile 2012

abbraccio










continuerà

l’abbraccio il giorno

e - colui che

corrodendo lacera -

il tempo

d’esso sarà cemento



mai…

in nessun tempo mai

ella - di caduca natura

la forza - potrà

del nostro sciogliere

l’eterno



ora…

bagnano le lacrime

tue dolci nel sapore

le mie gote

e trepidano - ansiose

fanciulle - l’attesa









michele



(san severo 09/04/2012 9.19.07)







Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.



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