martedì 10 gennaio 2012

Risposta semiseria intorno alla tirannia o della legge della IV volta

Tu, Elisio, mi chiedi perché la quarta volta!

Risposta semiseria intorno alla tirannia o della legge della IV volta.

È facile il ragionamento, amico caro!
Se in un rapporto d’amicizia, d’amore, collaborazione o altro capita una cosa la prima volta, tu ci resti male e pensi.
Alla fine poi, prevale il pensiero che magari è capitato ma non c’era precisa volontà.
O che non s’è valutato bene il gesto, la parola ecc.
La seconda volta.
Beh!, non è più casuale e ripensi.
Questa volta però, entra in gioco il calcolo e questo ti fa recedere da qualsiasi soluzione drastica e ci s’affida alla sospensione in attesa di.
La terza volta.
Non ci pensi più e l’unica decisione è la rottura!
Però, c’è quel dannato però con il quale debbono fare di conto i sentimenti.
E si arriva quasi sempre alla giustificazione rinviando il tutto alla volta successiva.
Puntuale arriva la quarta volta.
Ecco!
Ora sei al bivio.
Il produttore delle “volte” pensa questo è un coglione e accetterà tutto e va sicuro.
Il ricevitore delle “volte” – lo metto ancora tra virgolette – non ha più scelte: o rompe mettendosi le mani in tasca, e, allontanandosi con il fischio sulle labbra, va via; oppure resta, e recita la parte che l’altro gli ha assegnato.

***

Ti chiude il telefono in faccia la tua morosa, Elisio!
Cosa fai?
Ti viene di pensare che è una stronza, ma poi ripercorri il cammino e la giustifichi pensando: sì, m’ha chiuso il telefono, però io stavo gridando!
Me la sono meritata.
La seconda volta e sembra una replica della prima.
Tu che gridavi e lei che ti chiudeva il telefono.
Ripercorri col pensiero, e t’accorgi sì che urlavi, ma lei aveva detto delle cose che sapeva di certo ti avrebbero mandato in bestia.
Ti proponi di non gridare più e così lei non farà più il gesto.
Capita la terza volta.
Idem.
La prima reazione: la mando a quel paese, basta!
Il magone, trovi tutte le possibili giustificazioni e fai il pollo.
Ha un caratterino, sì!, però è tanto affettuosa e mi vuole bene.
Va tutto bene e inizi a pensare che hai preso la decisione giusta: lei è brava e t’ama.
Sei al telefono, la senti nervosa e ti contagia.
Cerchi di contenerti e dare spiegazioni pacate alle domande incalzanti miranti a farti perdere la calma.
Non c’è risposta giusta e tu ti alteri.
Subito e puntuale arriva il “non gridare, non lo sopporto!”.
Tu stai per scoppiare e ti trattieni, ma lei già t’ha chiuso il telefono in faccia.
È la quarta volta!

***

Non c’è più rabbia e ti senti sollevato.
L’hai scampata!
La parte del pollo proprio non ti s’addice.
Ora le mani in tasca e fischi, il motivo: “Che colpa ne ho, se il cuore è uno zingaro e va! Catene non ha, il cuore è uno zingaro e va!”.

Un caro abbraccio a te che vivi in quel luogo di sovrumana delizia, oh Elisio!



Michele cologna

(San Severo, martedì 10 gennaio 2012)


Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.


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